
L’increscioso episodio è avvenuto il 16 aprile all’ospedale Cardarelli di Napoli. Un detenuto, dopo essere stato sottoposto ad un intervento maxillo-facciale, al risveglio dall’anestesia ha iniziato ad aggredire il personale sanitario e a distruggere tutto ciò che lo circondava.
L’incidente è stato gestito con grande coraggio e professionalità dai Poliziotti penitenziari. Nonostante le difficoltà, un’agente di Polizia Penitenziaria è riuscita a fermarlo e ammanettarlo con un braccio alla barella. Tuttavia, nel togliergli le manette per trasportarlo nella stanza, il detenuto ha nuovamente sferrato pugni e calci contro gli agenti, due dei quali hanno riportato una prognosi di 7 giorni e di 10 giorni.
Il detenuto è stato immediatamente dimesso e riportato al carcere di Secondigliano dove era recluso.
Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha denunciato l’incidente.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha evidenziato che aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di prevedere un nuovo modello custodiale e di intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie campane.