Questa mattina, dopo quella dello scorso 9 novembre una nuova scossa di terremoto ha interessato l’area del Vesuvio, nei pressi di Napoli. Il sisma, registrato poco dopo le 8:30, ha raggiunto una magnitudo di 2.2 sulla scala Richter. Secondo i dati dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il movimento tellurico è stato rilevato esattamente alle 8:35 nel Gran Cono del Vesuvio.
La scossa, con epicentro a 16 chilometri da Napoli, non è stata avvertita dalla popolazione locale, poiché si è verificata in una zona isolata del vulcano. Gli esperti rassicurano che non ci sia nulla di cui preoccuparsi, trattandosi di un evento comune e controllato. Questo tipo di attività sismica rientra nella normale dinamica vulcanica della zona, caratterizzata da piccole fratture superficiali del cratere che, dopo l’ultima eruzione del 1944, tende a compattarsi e raffreddarsi.
Non è la prima volta che il Vesuvio registra attività sismica di questo tipo. Solo il 9 novembre scorso, una scossa di magnitudo 2.8 aveva interessato il versante sud-ovest del vulcano, coinvolgendo località come Torre del Greco, Torre Annunziata e Portici. Anche in quel caso, gli esperti avevano sottolineato che tali fenomeni rientrano nella normale attività vulcanica e sono costantemente monitorati.
In caso di eventi sismici più significativi o di eruzioni, è previsto un piano di evacuazione per la popolazione residente nelle aree a rischio. Il Piano Nazionale di Protezione Civile per il rischio vulcanico al Vesuvio prevede l’evacuazione preventiva della zona rossa, che comprende 25 comuni delle province di Napoli e Salerno. Questo piano, elaborato dalla Regione Campania con il supporto di ACaMIR e in collaborazione con i comuni interessati, mira a garantire la sicurezza dei circa 670.000 abitanti della zona rossa.
La scossa di questa mattina, sebbene di lieve entità, ricorda l’importanza di un monitoraggio costante e di una preparazione adeguata per affrontare eventuali emergenze. La popolazione può sentirsi rassicurata dal fatto che gli esperti continuano a vigilare attentamente sull’attività del Vesuvio, garantendo la sicurezza di tutti.
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