
All’approssimarsi del prossimo Conclave, che dovrebbe tenersi (il condizionale è d’obbligo) entro il 12 maggio, il Collegio Cardinalizio e i fedeli si interrogano su chi potrà raccogliere l’eredità di Francesco, tracciando un solco che guardi tanto alla tradizione quanto alle sfide di un mondo in rapida trasformazione.
Nel novero dei “papabili” spiccano profili che incarnano visioni diverse della Chiesa, dalla fermezza diplomatico-governativa all’approccio pastorale radicato nei territori in espansione demografica.
In sintesi, tra i candidati di vertice figura il Segretario di Stato Pietro Parolin, considerato il garante della stabilità interna ed esterna della Santa Sede grazie all’esperienza maturata nelle diplomazie globali; una figura che potrebbe assicurare il consolidamento delle riforme finanziarie avviate da Bergoglio.
Seguito dal Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, apprezzato per il suo impegno nei processi di pace e nelle politiche di inclusione, con un profilo “bergogliano” che lo rende un possibile trait d’union tra progressismo e responsabilità pastorale.

Tra i più probabili candidati c’è anche il Cardinale Luis Antonio Tagle, (che preferisce farsi chiamare “Chito”), 67 anni, che è senz’altro il volto più noto del cosiddetto “Sud cristiano”: originario delle Filippine e Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Tagle ha saputo coniugare carisma comunicativo e vicinanza ai fedeli, incarnando la sfida demografica e spirituale dei continenti in crescita.
Amatissimo in Asia e molto stimato dallo stesso Pontefice, Tagle incarna pienamente l’idea di una Chiesa missionaria e universale. Guidare uno dei dicasteri più influenti della Curia e godere di grande popolarità in continenti in rapida espansione, come l’Asia e l’Africa, lo pone in cima alle preferenze in vista del prossimo conclave.
Un chiaro segnale della sua vicinanza al popolo è arrivato, nella Bassa Irpinia, il 25 maggio 2023, quando ha visitato Mugnano del Cardinale (Avellino) per celebrare l’anniversario del ritrovamento del Sacro Corpo di Santa Filomena.
All’evento, che richiamò fedeli da Italia, Filippine, Scozia e Portogallo, Tagle fu accolto calorosamente dal Vescovo monsignor Francesco Marino, dal Vicario Generale don Pasquale Capasso, dal Rettore don Giuseppe Autorino e dalle autorità civili e degli organi d’informazione locali (compresa la nostra neonata testata giornalistica “Irpiniattiva.news“).
Dopo un omaggio floreale al “Giardino degli Eroi”, concelebrò una Messa coinvolgente, la cui omelia, incentrata su amore, speranza e missione, ha evidenziato ancora una volta il suo legame con le pratiche più genuine della devozione popolare.
Alcuni osservatori sottolineano come la sua provenienza culturale, distante dalla tradizione europea, e una certa percezione di una Chiesa sempre troppo “romana” possano costituire degli ostacoli.
Tuttavia, proprio questa sua “alterità” potrebbe segnare una svolta epocale: aprire un nuovo capitolo con un Pontefice asiatico, vicino agli ultimi e portavoce di una fede universale, umile e profonda.
Comunque, tenendo sempre ben presente il detto romano che recita “Chi entra Papa esce Cardinale“, e che non è saggio escludere possibili outsider, emerge che il ventaglio di possibilità disegna un conclave internazionalissimo, con elettori nominati in larga parte da Francesco stesso e divisi tra l’auspicio di un rinnovamento e la garanzia di una gestione sicura e concreta.
Se la vera sfida sarà conciliare l’eredità delle aperture sociali con l’unità dottrinale, molti osservatori concordano: il prossimo Papa dovrà essere scelto non solo per le sue posizioni, ma per la capacità di fare sintesi in un’epoca segnata da contrasti geopolitici e fermenti ecclesiali.
Il Conclave, pertanto, fotograferà non soltanto le correnti interne del Sacro Collegio, ma anche l’urgenza di una Chiesa sempre più “globale”.
Qualunque esito emerga, la possibilità che il nuovo Pontefice abbia già respirato l’aria di Mugnano del Cardinale – pregando ai piedi di Santa Filomena – resterà un curioso segno di come il cammino della Chiesa si nutra tanto delle grandi piazze vaticane quanto dei silenzi dei piccoli santuari di periferia.
La nostra redazione, ansiosa di proporre notizie il più complete possibili ai propri lettori, ha cercato di monitorare le aspettative sul successore, e ha raccolto le previsioni dei bookmaker internazionali sui possibili successori di di Papa Francesco che, nell’ordine, sarebbero:
Pietro Parolin
• William Hill / OddsChecker: favorito a +150 (3/2), la quota più bassa tra tutte le case, segno di un’alta fiducia nel Segretario di Stato vaticano.
• Bet365 (Canada): +200 (2/1).
Luis Antonio Tagle
• Bet365 (Canada): +300 (3/1), secondo favorito dopo Parolin.
• Newsweek / OLBG: considerato “early frontrunner” a 3-1, in linea con le altre piattaforme.
Robert Sarah
• Bet365 (Canada): +450 (9/2).
Peter Turkson
• Bet365 (Canada): +600 (6/1).
Matteo Maria Zuppi
• Bet365 (Canada): +700 (7/1).
Oltre ai tradizionali bookmaker, anche i prediction market basati su criptovalute (Polymarket) riflettono un quadro simile, sebbene espresso in probabilità:
Pietro Parolin: 37%
Luis Antonio Tagle: 26%
Pierbattista Pizzaballa: 10%
Péter Erdő: 8%
Peter Turkson: 7%
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Mugnano – il Cardinale Luis Antonio Tagle in visita al Santuario