
STURNO (AV) – 15 giugno 2025 – Una leggera scossa di terremoto è stata registrata questa mattina nei pressi del comune di Sturno, in Alta Irpinia.
Secondo i rilevamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il sisma ha avuto una magnitudo di 2.4 sulla scala Richter e si è verificato a una profondità di circa 10 chilometri, con epicentro localizzato a 3 chilometri a est del centro abitato.
Il fenomeno, sebbene sia stato percepito da alcuni residenti, soprattutto ai piani alti degli edifici, non ha causato alcun danno a persone o cose. Le autorità locali, in contatto con i vigili del fuoco, confermano che non si sono verificate situazioni di emergenza né è stato necessario alcun intervento. La scossa, peraltro, non ha destato particolare allarme tra la popolazione.
Dal punto di vista scientifico, si tratta di un evento del tutto ordinario per la zona dell’Appennino meridionale, che rappresenta una delle aree a più elevata sismicità dell’Italia peninsulare. La scossa di oggi rientra nella normale dinamica tettonica di questa parte della Campania, dove la lenta ma continua attività delle faglie genera una serie di microsismi, la maggior parte dei quali avviene senza conseguenze e spesso senza essere nemmeno avvertita.
Eventi come questo sono definiti “microterremoti” e, con una magnitudo inferiore a 3, non hanno la capacità di provocare danni strutturali o compromettere la sicurezza delle persone. Si tratta di scariche energetiche del tutto fisiologiche per un territorio che, da milioni di anni, è in continuo assestamento.
Gli esperti sottolineano che questi episodi, pur registrabili con precisione dai sismografi, non devono essere interpretati come segnali premonitori di eventi più gravi. Le tecnologie attuali non consentono di prevedere i terremoti, ma grazie alla rete di monitoraggio dell’INGV è possibile studiare costantemente l’attività sismica e aggiornare la mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale. In quest’ottica, l’evento registrato oggi a Sturno non presenta alcuna anomalia e non rappresenta motivo di preoccupazione.
Ciononostante, vivere in una zona sismica comporta la necessità di sviluppare una cultura della prevenzione, fondata sulla conoscenza del rischio e sul rispetto delle norme edilizie. Anche i piccoli eventi sismici ci ricordano l’importanza di mantenere alta l’attenzione e di essere sempre informati. Una popolazione consapevole è il primo vero strumento di protezione civile.
In sintesi, la scossa avvertita a Sturno questa mattina è da considerarsi un episodio isolato e di lieve entità, parte della normale e prevedibile attività sismica dell’Appennino campano. Nessun allarme, quindi, ma solo un segnale del costante respiro geologico di un territorio da sempre in movimento.