Un’operazione congiunta dei Carabinieri del NAS di Salerno, del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e del Gruppo Forestale ha portato alla luce un preoccupante caso di produzione alimentare illegale nel cuore dell’Agro nocerino.
Un impianto non autorizzato destinato alla lavorazione delle carni è stato posto sotto sequestro dopo un’ispezione accurata che ha evidenziato gravi irregolarità sia igieniche che sanitarie.
All’interno dello stabilimento, situato a Pagani (SA), risultato privo di qualsiasi autorizzazione sanitaria, sono stati scoperti circa 1.200 chilogrammi di carne in condizioni sospette, insieme a sostanze chimiche pericolose tra cui soda caustica, calce per edilizia e acqua ossigenata. Accanto a queste, utensili e attrezzature in uso nella lavorazione facevano parte dell’ambiente compromesso.
Il personale dell’Asl, intervenuto su segnalazione dei militari, ha riscontrato anomalie nei valori di pH delle carni già trattate, ipotizzando la contaminazione con agenti chimici nocivi per la salute. I prodotti, considerati potenzialmente pericolosi, sono stati quindi avviati alla distruzione.
L’indagine ha fatto emergere ulteriori violazioni: i reflui della lavorazione venivano infatti scaricati direttamente nella rete fognaria pubblica, senza alcun processo di depurazione, configurando così un ulteriore rischio ambientale.
Il valore complessivo della struttura, insieme ai beni e ai prodotti sottoposti a sequestro, è stato stimato intorno ai 100 mila euro.
A seguito degli accertamenti, quattro persone sono state denunciate a piede libero per una serie di ipotesi di reato che comprendono l’esercizio abusivo di attività alimentari, macellazione clandestina, violazione di sigilli e smaltimento illecito di rifiuti speciali. Le indagini sono ora al vaglio della Procura di Nocera Inferiore.
Come sempre, si ricorda che gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva, nel rispetto del principio di non colpevolezza sancito dalla legge.
