Gli eventi di Napoli, che hanno visto la partecipazione del Partito Popolare Europeo e di varie istituzioni, hanno riportato alla ribalta l’importanza del Mediterraneo. Tuttavia, ciò che emerge con maggiore evidenza è il ruolo di Napoli e dei territori circostanti come fulcro strategico per l’Europa. Napoli non è solo la capitale del Mediterraneo, ma rappresenta un punto di connessione fondamentale tra il nord e il sud del continente, svolgendo una funzione cruciale nello sviluppo politico e logistico dell’area.
Il Mediterraneo, spesso visto come teatro di eventi negativi, come l’immigrazione illegale e altre crisi, è in realtà una risorsa unica: è la sponda naturale di tre continenti – Europa, Africa e Asia. Sin dall’epoca dell’Impero Romano, quest’area è stata un centro di sviluppo e coesione, e oggi, nel pieno delle sfide geopolitiche e commerciali, le opportunità emergenti nel Mediterraneo sono più rilevanti che mai.
Guardando al sud Italia, e in particolare a Napoli, non possiamo più considerare questa regione come un “peso” per il Paese o per l’Europa. Il Sud è una risorsa preziosa, ricca di tradizioni, cultura e storia che meritano di essere valorizzate a livello internazionale. I porti del sud Italia, collegati con le rotte commerciali che passano dal Canale di Suez, assumono una centralità strategica crescente. Accanto ai porti, la rete degli interporti offre un ulteriore strumento per lo sviluppo logistico, ma è necessaria un’integrazione con le nuove tecnologie per renderli ancora più competitivi e allineati alle esigenze del commercio globale.
In questo scenario, l’Europa è chiamata a intervenire per sostenere e potenziare il ruolo del Mediterraneo come hub di connessione tra continenti, contribuendo allo sviluppo di una rete infrastrutturale efficiente e tecnologicamente avanzata. Se per l’Italia il Mezzogiorno è ancora visto come un problema, per l’Europa sta diventando sempre più una grande opportunità da cogliere.