
Nella Sala Consiliare “Sandro Pertini” del Palazzo Portoghesi di Grottaminarda (Av) si è tenuta ieri una giornata di intenso confronto e progettualità, che ha visto la partecipazione attiva di tecnici, rappresentanti istituzionali, associazioni locali e autorità universitarie per definire le linee guida del nuovo Piano Paesaggistico Regionale per Avellino, Valle dell’Ufita e Partenio e per il Masterplan dell’Area Vasta.
L’evento, organizzato in una cornice suggestiva e ricca di storia, ha rappresentato un momento fondamentale per gettare le basi di un progetto territoriale ambizioso, capace di valorizzare e tutelare il patrimonio storico-culturale e paesaggistico della regione.
La giornata è iniziata con una tavola rotonda nella Sala Consiliare, gremita di partecipanti che hanno illustrato le sfide e le opportunità legate alla pianificazione territoriale. Successivamente, in una divisione operativa degli spazi, si sono svolti parallelamente due incontri distinti: uno dedicato agli “obiettivi di qualità” del Piano Paesaggistico, e l’altro focalizzato sul Masterplan.
Nel primo spazio, ospitato nella Sala Thomas Menino, associazioni, tecnici e sindaci hanno avanzato osservazioni e proposte concrete per una strategia integrata di valorizzazione degli ambiti di paesaggio. Gli interventi sono stati caratterizzati da un approccio multidisciplinare, in cui la sensibilità per il contesto storico e ambientale si è fusa con le esigenze di sviluppo territoriale.
Il Sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, nella veste di Referente Regionale per il Masterplan dell’Area Vasta della Valle Ufita, ha sintetizzato con chiarezza gli step futuri del processo.
In particolare, Spera ha annunciato la convocazione di una nuova riunione dedicata all’analisi tematica dei progetti dei comuni coinvolti nelle due zone “core” e “buffer”. Questi elaborati, già inviati in precedenza alla Regione Campania, saranno valutati alla luce delle specificità storico-culturali di ciascun territorio, garantendo così un approccio personalizzato e sostenibile.
Un ulteriore punto di rilievo riguarda il coordinamento con RFI per verificare lo stato dell’arte della Piattaforma Logistica, elemento chiave per il riammagliamento stradale e la mobilità integrata nell’area. Tale aspetto sarà affrontato contestualmente ad altri temi cruciali del Masterplan, sottolineando l’importanza di una visione globale che metta in relazione aspetti infrastrutturali e territoriali.
Un elemento distintivo della giornata è stato il coinvolgimento delle università: ben sette atenei si sono impegnati, in maniera operativa, a processare le opere strategiche e a pianificare l’ammagliamento intorno alla Valle dell’Ufita. Questa collaborazione tra mondo accademico e istituzioni locali promette di favorire l’adozione di soluzioni innovative, fondate su solide basi di ricerca e analisi, per una pianificazione territoriale che guardi al futuro senza dimenticare la ricchezza del passato.
L’evento di Palazzo Portoghesi si configura, quindi, come una tappa decisiva in un percorso che intende mettere in atto una co-progettazione partecipata e trasparente.
La stretta correlazione tra il Piano Paesaggistico e il Masterplan, evidenziata durante i tavoli operativi, dimostra come il successo di un’iniziativa di tale portata risieda nell’integrazione di diverse competenze e nella capacità di dialogare tra le molteplici realtà del territorio.
Il percorso intrapreso rappresenta un modello virtuoso di governance territoriale, in cui le istituzioni, le comunità e il mondo accademico lavorano congiuntamente per costruire una visione condivisa del futuro. Un impegno che, se ben consolidato, potrà offrire nuove prospettive di sviluppo e valorizzazione per l’intera area, contribuendo a rafforzare l’identità e la competitività del territorio campano.
La giornata di Palazzo Portoghesi ha lasciato un segno importante, delineando un percorso chiaro e ambizioso per la trasformazione paesaggistica e urbanistica di Avellino, della Valle dell’Ufita e del Partenio.
Con i prossimi incontri e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, il futuro del territorio appare promettente e ricco di opportunità di crescita condivisa.