Su delega della Procura Regionale per la Campania della Corte dei conti (Procuratore Regionale Antonio Giuseppone, Vice Procuratore Generale Gianluca Braghò), i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno notificato un invito a dedurre nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili di aver cagionato un ingente danno patrimoniale all’Azienda Ospedaliera dei Colli.
Uno dei destinatari del provvedimento è stato contestualmente raggiunto da un sequestro conservativo di beni per un valore complessivo di 3.329.504,20 euro.
Le indagini di polizia erariale, scaturite anche da denunce della Direzione Generale dell’Azienda dei Colli, hanno permesso di accertare il pagamento di lavori di ristrutturazione e di manutenzione mai effettivamente svolti o lecitamente effettuati presso l’ospedale Cotugno di Napoli da parte di due società sprovviste di maestranze e della documentazione attestante la regolarità contributiva e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Dette società, in realtà vere e proprie “scatole vuote”, hanno beneficiato di reiterati e ingenti bonifici a fronte di prestazioni inesistenti grazie alla compiacenza dell’ex direttore dell’Ufficio tecnico manutentivo dell’ospedale Cotugno.
Quest’ultimo, avvalendosi di un fido sodale, ha presieduto tutte le fasi procedimentali, dall’avvio delle gare fino all’attestazione di regolare esecuzione dei lavori e di liquidazione dei corrispettivi.
Una delle società beneficiarie della frode era amministrata di fatto dal nipote del principale responsabile, nei cui confronti si è proceduto, tra l’altro, al sequestro di due immobili di proprietà siti in provincia di Mantova.
L’indagine in rassegna testimonia il costante e coordinato impegno della Corte dei conti e della Guardia di finanza a salvaguardia dell’integrità dei bilanci pubblici e del corretto utilizzo delle risorse della collettività
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L’espressione “notificato invito a dedurre” si riferisce a un atto formale inviato dal Pubblico Ministero al presunto responsabile di un danno, prima di emettere l’atto di citazione in giudizio. Questo invito contiene gli elementi essenziali del fatto contestato e delle condotte attribuite al presunto responsabile, fissando un termine entro il quale quest’ultimo può esaminare le prove e presentare le proprie deduzioni e documenti.
L’invito a dedurre ha una duplice funzione: garantire la massima completezza istruttoria e consentire al presunto responsabile di difendersi adeguatamente, potendo anche chiedere di essere ascoltato personalmente. Se il pubblico ministero non rispetta questa procedura, l’azione di responsabilità può essere dichiarata inammissibile.