
Gli sviluppi di un’inchiesta giornalistica condotta da Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, hanno portato alla luce un’ampia rete di distribuzione di olio contraffatto a Napoli e provincia. L’inchiesta, che ha avuto inizio nel dicembre 2023, ha rivelato che l’olio veniva venduto utilizzando tecniche simili a quelle dello spaccio di droga.
Il prodotto, presentato come olio extra vergine d’oliva, è risultato essere una miscela non chiara di oli di semi. Questa scoperta ha portato all’intervento delle forze dell’ordine, che hanno effettuato un sequestro di quasi 900 litri di olio.
Il sequestro è avvenuto a Caivano, in provincia di Napoli, dove i carabinieri hanno fermato un furgone guidato da una donna di 27 anni di Afragola, già nota alle forze dell’ordine. Nel veicolo, oltre all’olio, sono state trovate anche centinaia di etichette falsificate, riconducibili ad un noto marchio oleario.
Il carico sequestrato sarà sottoposto ad analisi chimiche. Nel frattempo, la donna è stata denunciata a piede libero per il reato di vendita di sostanze alimentari contraffatte, un atto punibile con la reclusione fino a sei mesi o una multa fino a 1.032 euro, secondo quanto stabilito dalla legge.