
Nel cuore pulsante dell’Egeo, l’arcipelago delle Cicladi è stato recentemente teatro di un’intensa attività sismica che ha sconvolto la quotidianità di residenti e turisti. Alle 20:05 di stasera, 9 febbraio 2025, una scossa di magnitudo 5,5 ha colpito la regione. Quest’ultimo evento ha destato un certo allarme poiché, al momento, rappresenta il culmine di uno sciame sismico iniziato il 27 gennaio e che ha registrato oltre 550 scosse di magnitudo superiore a 3 nelle ultime 24 ore.
L’epicentro della scossa è stato individuato a una profondità di circa 20 km sotto il fondale marino, tra le isole di Santorini e Amorgos. La sequenza sismica ha generato preoccupazione tra la popolazione locale e i visitatori, spingendo migliaia di persone a lasciare Santorini per rifugiarsi ad Atene.
Le scuole e gli alberghi sono stati evacuati e le piscine svuotate per prevenire ulteriori danni in caso di nuove scosse.
Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) monitorano attentamente la situazione. Sebbene l’attività sismica non sia collegata al vulcano sommerso di Nea Kameni nella caldera di Santorini, la frequenza e l’intensità delle scosse destano preoccupazione. Alcuni studiosi ritengono che si tratti di una crisi tettonica, con il timore che un terremoto ancora più distruttivo possa verificarsi. Questa ipotesi si basa sulla presenza di movimenti delle placche tettoniche nella regione, che potrebbero accumulare energia e provocare un sisma di maggiore magnitudo. Altri esperti, invece, non escludono del tutto che l’attività sismica possa essere legata a movimenti di magma e fluidi in profondità, sollevando la possibilità di un’eruzione vulcanica. Questa teoria richiama alla mente l’eruzione che, secondo alcune ipotesi, distrusse la civiltà micenea.
Il terremoto ha avuto un impatto significativo sull’economia locale, con molte attività turistiche sospese e numerosi lavoratori stagionali costretti a lasciare l’isola. Il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha invitato i residenti a mantenere la calma e a seguire le indicazioni delle autorità, mentre squadre di soccorritori sono state inviate dalle vicine isole di Naxos e Atene per assistere nella gestione dell’emergenza.
Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza a Santorini, in vigore fino al 3 marzo 2025, per facilitare l’accesso alle risorse necessarie. Sono state implementate misure precauzionali aggiuntive, tra cui restrizioni al traffico in aree soggette a frane, l’installazione di generatori elettrici portati dall’esercito e la chiusura delle scuole.