La questione dell’approvazione del terzo mandato per Vincenzo De Luca ha innescato un acceso dibattito politico in Campania, proseguita con la risoluzione della Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale tramite una proposta di legge che permetterebbe a De Luca di ricandidarsi alla presidenza della Regione, eludendo il limite nazionale di due mandati consecutivi.
Tale norma, presentata dal consigliere Giuseppe Sommese, prevede che il conteggio dei mandati riparta dall’entrata in vigore della nuova legge, annullando di fatto quelli precedenti. Questa strategia, già adottata in Veneto, ha ricevuto il supporto dei consiglieri del Partito Democratico, nonostante le resistenze interne e le critiche dell’opposizione. Elly Schlein, segretaria del PD, ha inizialmente espresso contrarietà alla legge (minacciando di considerare “furi dal partito” chi l’avesse sostenuta), ma il gruppo ha poi deciso di sostenerla per mantenere l’unità della coalizione. Contemporaneamente, il centrodestra e il Movimento 5 Stelle hanno votato contro, denunciando un attacco alla democrazia. La legge, prevista per la discussione e il voto il 5 novembre, rappresenta una questione cruciale per il futuro politico della Campania.
Nella serata di oggi, la situazione si è evoluta ulteriormente, giacché i consiglieri del Partito Democratico in Commissione Affari Istituzionali hanno confermato il loro sostegno alla cosiddetta norma “salva De Luca”, malgrado l’opposizione iniziale di Schlein. La Commissione ha approvato l’atto che ora dovrà essere ratificato in Consiglio regionale. Questo sviluppo segna una conclusione temporanea del lungo confronto tra Schlein e De Luca, con il gruppo PD che, pur mantenendo alcune riserve, ha scelto di appoggiare la linea del governatore. Tuttavia, le tensioni restano, specialmente in relazione alla soglia di sbarramento per i partiti nelle coalizioni, che potrebbe scendere al 2,5%, un cambiamento non gradito al PD.
I consiglieri di centrodestra, in una nota congiunta, hanno espresso la loro indignazione, dichiarando che ciò che è avvenuto rappresenta una “morte della democrazia”. Loro, così come le opposizioni, intendono continuare la battaglia in aula per garantire che i cittadini campani siano a conoscenza di quanto sta accadendo.
Queste dinamiche complessive delineano un quadro politico complesso in Campania, in cui il futuro di De Luca e il rispetto delle regole democratiche sono al centro del dibattito. La prossima discussione in Consiglio regionale, prevista per martedì prossimo, sarà cruciale per il destino della proposta e della governance della regione.