
La protesta degli avvocati a Napoli è scaturita da disservizi cronici e problemi strutturali che affliggono il sistema giustizia, aggravati dalla gestione da essi ritenuta inefficace della riforma Cartabia.
Ieri mattina, un gran numero di avvocati, accompagnati dai consiglieri degli ordini professionali, si è radunato davanti alla Caserma Garibaldi di via Foria, sede del Giudice di Pace, simbolo di un sistema che fatica a garantire un servizio giuridico efficiente e tempestivo.
I problemi sono numerosi: la carenza di risorse tecnologiche, con la mancanza di una rete wifi adeguata e computer obsoleti e lenti, impedisce ai giudici di lavorare in modo efficiente, influendo negativamente sulla velocità e sulla qualità delle udienze. I fascicoli rimangono bloccati per mesi, o addirittura anni, senza che vengano celebrate le prime udienze, con rinvii che arrivano anche al 2026, creando un grave ostacolo per l’esercizio del diritto alla giustizia.
L’obiettivo è la ricerca di una soluzione concreta e definitiva che garantisca il regolare funzionamento degli Uffici del Giudice di Pace. Tutto ciò anche alla luce delle ampliate competenze che, dall’ottobre 2025, interesseranno gli uffici del Giudice di Pace in virtù dell’entrata in vigore della Riforma Orlando.
(Alessandro Siniscalchi)