Il Rotary Club Valle Caudina presenta “Solo dieci minuti, prometto” di Nunzia Mazzei: un appello concreto contro la violenza di genere
Sabato 12 aprile 2025, presso la Sala Gianni Raviele del Comune di San Martino Valle Caudina (Av), si è svolto un incontro toccante e partecipato, organizzato dal Rotary Club Valle Caudina nell’ambito delle sue iniziative culturali e sociali.
Durante l’evento, la scrittrice Nunzia Mazzei, ospite d’onore, ha presentato il suo romanzo “Solo dieci minuti, prometto“, un’opera che affronta con estrema sensibilità il tema della violenza di genere, invitando il pubblico ad ascoltare, comprendere e, soprattutto, ad agire.
Dopo i saluti istituzionali del presidente del Rotary e del sindaco locale, vari relatori hanno contribuito alla discussione, tra cui esperti del coordinamento per le donne e giornalisti, che hanno moderato l’incontro con sapienza. Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’autrice, la quale, con la sua voce autentica, ha guidato i presenti in un viaggio nel profondo della mente di chi trasforma l’amore in possessività, la passione in ossessione e la vita in un incubo quotidiano.
Il romanzo di Mazzei si apre a una narrazione intensa e cruda, in cui il protagonista, Filippo, incarna una doppia esistenza. Di giorno, è un impiegato modello, mentre di notte è coinvolto nella gestione di un giro di prostituzione a Napoli. Tra le donne che popolano questo oscuro mondo spicca la figura di Vilma, una presenza seducente e selvaggia, capace di far emergere in Filippo emozioni fino ad allora sconosciute. La sua esistenza è segnata dalle ferite dell’infanzia: una madre priva di affetto e la dolorosa esperienza dell’abbandono hanno contribuito a plasmare una personalità tormentata. Tuttavia, l’incontro con Nora, una giovane donna perbene, rappresenta un momento di svolta. Con lei, Filippo intravede la possibilità di una vita diversa, di un futuro in cui magari potrebbe anche sognare una famiglia. Eppure, quel sentimento che prova non si traduce nell’amore autentico, bensì in un’emozione conflittuale che esprime il contrasto tra due mondi, due modalità di vivere le relazioni.
La critica ha evidenziato come il romanzo, grazie ad uno stile narrativo scorrevole e incisivo, riesca a catturare immediatamente l’attenzione del lettore, trascinandolo in un percorso psicologico ed emotivo profondo. Le recensioni sottolineano la capacità dell’autrice di dipingere in modo vivido i conflitti interiori del protagonista, rendendo palpabile il tormento derivante dalla sua doppia vita. Le reazioni del pubblico, sia durante la presentazione che sui social media, testimoniano l’impatto del libro: non si tratta solamente di una narrazione avvincente, ma di un invito alla riflessione sulle dinamiche della violenza di genere e sulle ferite che l’abbandono e l’assenza di affetto possono lasciarci.
Nunzia Mazzei non si limita a raccontare una storia personale, ma utilizza la vicenda di Filippo per porre l’accento su un problema sociale attuale e urgente. Secondo l’autrice, è fondamentale mettere in discussione i modelli culturali che, da troppo tempo, giustificano una visione dell’uomo come predominante e della donna subordinata. Per contrastare il fenomeno della violenza, è necessario un cambiamento radicale che parta dall’educazione e dalla rieducazione del pensiero, affinché il rispetto reciproco diventi il fondamento di ogni relazione. Questa riflessione viene trasmessa con forza durante gli incontri pubblici e le presentazioni del romanzo, eventi che vedono la partecipazione non solo di istituzioni e organizzazioni impegnate nella lotta contro la violenza di genere, ma anche di un pubblico desideroso di confrontarsi su temi tanto delicati.
“Solo dieci minuti, prometto” si configura così come un’opera che va ben oltre la semplice narrativa; essa diventa un mezzo per esplorare le zone d’ombra dell’animo umano e per interrogarsi sulle conseguenze delle ferite emotive. Con la sua scrittura tagliente e moderna, Mazzei invita il lettore a riflettere su come le relazioni interpersonali possano essere influenzate dalle esperienze passate e su come sia possibile, attraverso una maggiore consapevolezza ed educazione, rompere il ciclo della violenza. L’impatto del romanzo risiede proprio in questa capacità di trasformare la storia personale in un quadro simbolico delle disfunzioni sociali, offrendo spunti per un cambiamento culturale che parta dal riconoscimento delle fragilità umane e dal rispetto della dignità di ciascuno.
In definitiva, l’opera di Nunzia Mazzei si rivela una lettura imprescindibile per chiunque desideri comprendere le complesse dinamiche della violenza di genere, offrendo non solo una narrazione avvincente, ma anche un potente messaggio di speranza e impegno verso la costruzione di un futuro più giusto e consapevole.