
Come si può immaginare un’esistenza senza la donna ? Come si può vivere senza? La donna è la creazione più importante di tutti i tempi e sarà così per sempre. La donna genera vita, la donna genera amore, la donna ama, perdona, lotta, soffre, vive e sopravvive. Oggi, in un mondo così particolare, è difficile essere donna, è difficile esserlo nonostante la donna può essere considerata sulla stessa parità di genere. Spesso è considerata un essere inferiore e come tale deve essere trattata. La donna è quella che pulisce, che cucina, che stira e che deve accudire i figli; non si è liberi di uscire con le amiche, non si può fare una passeggiata e non si può dire liberamente quello che si pensa. È inaccettabile tutto ciò. È impensabile se si pensa a tutto quello che ha sopportato la donna per raggiungere la propria libertà. Spesso è considerata un “oggetto”, qualcosa di proprietà e di possesso solo del suo uomo e quando lei si ribella a tutto ciò le consegue sono quelle che si sentono sempre più frequentemente in televisione. Uomini gelosi della loro bellezza, del loro successo, della loro libertà, così tanto da decidere di ucciderle per impedirle di esserlo. Spesso le donne sopportano fino allo sfinimento, sopportano per amore e perché sperano che le cose possano cambiare, ma non si può, si deve denunciare al primo schiaffo, al primo pianto, al primo “non succederà più “ perché tanto succederà ancora e sarà sempre peggio. Si dovrebbe guardare l’essere umano femminile con gli occhi dell’invidia, della gioia, della felicità, perché è così che lei dovrebbe essere apprezzata e venerata. La donna è capace di fare l’impossibile e continuare a dire di non aver fatto nulla; reagisce anche contro i dolori più forti e come una fenice rinasce sempre dalle proprie ceneri. L’otto marzo è la sua festa, ma davvero può essere festeggiata solo un giorno? Davvero si può ridurre la sua immensità solo ad un giorno? Dovrebbe essere venerata, festeggiata e ringraziata ogni giorno, ma sarebbe un bene iniziare a farlo almeno questo giorno.
“State molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale… un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere Amata.”
William Shakespeare scriveva così e oggi sarebbe un bene se tutti avessero ancora e per sempre impresse queste parole nella propria testa e nel proprio cuore. Amate e apprezzate la donna che avete al proprio fianco prima che sia troppo tardi per farlo.
(di Nunziapia Macario)