Ancora una tragedia all’Università di Fisciano (Sa): un 27nne del vesuviano muore precipitando dal parcheggio multipiano.

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Un nuovo drammatico episodio scuote il campus di Fisciano. Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 15, Nunzio, un giovane di 27 anni, originario di Poggiomarino (Napoli), studente di Economia e management, ha perso la vita dopo essere precipitato dal parcheggio multipiano dell’Università.
Le prime indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, suggeriscono che si sia trattato di un gesto volontario.

Sul luogo dell’incidente, l’intervento coordinato dei militari e degli uomini del 118 è stato immediato: purtroppo, nonostante gli sforzi, il giovane è stato dichiarato morto sul colpo.
L’area è stata prontamente transennata per evitare ulteriori accessi e garantire il regolare svolgimento degli accertamenti, attualmente in corso per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Questo tragico evento si aggiunge a una serie di drammatici episodi che hanno segnato gli ultimi anni nel medesimo ambiente universitario. Già nel gennaio 2020 una donna di 30 anni si era lanciata dal medesimo parcheggio multipiano, mentre nel dicembre 2017 un 21enne aveva compiuto lo stesso gesto. Anche pochi mesi fa, un 19enne aveva scelto di porre fine alla propria vita gettandosi dalle scale della biblioteca scientifica.

Tali tragedie, che sembrano ripetersi con allarmante frequenza, evidenziano una crisi del benessere emotivo tra i giovani, sollevando interrogativi sulla capacità delle istituzioni di supportarli in momenti di profonda fragilità.

Un ulteriore elemento che ha attirato l’attenzione degli investigatori riguarda la condizione accademica del giovane, la cui iscrizione all’ateneo risultava decaduta dal 2023, e di cui presumibilmente il ragazzo non era a conoscenza e che – forse – avrebbe scoperto solo ultimamente..
Questo dettaglio apre riflessioni sul legame continuativo degli ex studenti con la comunità universitaria e sul sostegno offerto anche a chi non è più ufficialmente iscritto.

Il rettore Vincenzo Loia ha espresso il cordoglio di tutta la comunità universitaria, sottolineando l’impegno dell’ateneo nel prendersi cura degli studenti attraverso servizi di supporto psicologico e iniziative volte al benessere. In una nota ufficiale si legge:

Esprimiamo il profondo cordoglio a famiglia, amici e a tutti coloro che hanno condiviso momenti con il giovane. Siamo un campus che accompagna i suoi studenti in ogni fase del percorso, offrendo sostegno non solo sul piano accademico, ma anche umano. Eventi così drammatici ci inducono a riflettere con urgenza sul bisogno di potenziare i nostri strumenti di supporto e prevenzione.

Analisti ed esperti sottolineano come – in generale –  il contesto universitario, sempre più sotto pressione, unito spesso a una carenza di comunicazione all’interno delle famiglie e alle sollecitazioni e alle esasperate aspettative della società, possa favorire l’insorgenza di crisi emotive e comportamenti estremi.
In risposta, numerose istituzioni hanno intensificato le campagne di sensibilizzazione e gli interventi preventivi, cercando di creare reti di sostegno che possano intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza.

Le autorità continuano le indagini per fare chiarezza su tutti gli aspetti dell’incidente, nella speranza che tali tragedie possano in futuro essere prevenute grazie a un approccio integrato che tenga conto delle esigenze psicologiche dei giovani.