Il Tribunale civile di Firenze ha stabilito che i genitori sono responsabili per i reati commessi dai figli minorenni. In un recente caso, il tribunale ha condannato i genitori di un adolescente per un episodio di bullismo avvenuto circa quattro anni fa durante una partita di calcio. L’adolescente ha spinto a terra un ragazzo più giovane e meno robusto, causandogli fratture a entrambe le braccia. La sentenza, emessa dal giudice onorario Micaela Picone, ha condannato i genitori dell’aggressore a risarcire 22.000 euro per danni materiali e morali, oltre alle spese legali.
Questo caso è il terzo di una serie di sentenze simili emesse dal Tribunale di Firenze negli ultimi mesi, che richiamano la responsabilità educativa dei genitori. In un altro caso, i genitori di un sedicenne accusato di violenza sessuale sono stati condannati per non aver vigilato adeguatamente sul comportamento del figlio.
La sentenza sottolinea che l’obbligo di vigilanza dei genitori non è separato dall’obbligo di educazione. I genitori devono assicurarsi che l’educazione impartita sia adeguata al carattere e alle attitudini del minore e che il minore ne tragga beneficio. Anche se i genitori dell’aggressore non erano presenti al momento dell’incidente, il tribunale ha ritenuto che l’atto violento fosse una conseguenza delle loro carenze educative.
La responsabilità dei genitori è fondata su di una duplice presunzione di colpa di natura specifica (cd culpa in vigilando e culpa in educando), la quale non consiste tanto nel non aver impedito il verificarsi del fatto ma in una condotta anteriore alla commissione dell’illecito, consistente nella violazione dei doveri inderogabili posti a carico dei genitori dall’art. 147 c.c. (obbligo di istruire, mantenere ed educare la prole) a mezzo di una costante opera educativa, finalizzata a correggere comportamenti non corretti ed a realizzare una personalità equilibrata, consapevole della relazionalità della propria esistenza e della protezione della propria ed altrui persona da ogni accadimento consapevolmente illecito.
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