Giornata mondiale della lentezza: ritrovare ritmo e benessere in un mondo frenetico

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In un’epoca dominata dall’urgenza del multitasking e dai ritmi serrati dettati da tecnologie onnipresenti, il 9 maggio diventa un invito esplicito a riscoprire il valore della lentezza. La “Giornata mondiale della lentezza” nasce in Italia, grazie all’impegno di associazioni culturali e filosofi contemporanei, con l’intento di stimolare una riflessione globale sul rapporto tra tempo soggettivo e benessere psico‑fisico.

L’idea di fondo è che rallentare non sia sinonimo di inattività, ma piuttosto la capacità di dedicare attenzione piena al momento presente, coltivando la qualità dell’esperienza anziché la quantità di azioni completate. In questo senso, la lentezza si declina in pratiche concrete: affondare le mani nell’orto per riscoprire il contatto con la natura, fermarsi a leggere un libro senza meta prestabilita, prendersi pause rigeneranti durante la giornata lavorativa, organizzare passeggiate silenziose o pranzi in cui il dialogo si fa protagonista.

Le iniziative per il 9 maggio comprendono workshop di cucina a “chilometro zero”, dove i partecipanti imparano a sperimentare ricette tradizionali rispettando i tempi di preparazione; sessioni di “mindful walking” nei parchi cittadini, condotte da istruttori di mindfulness; laboratori di scrittura riflessiva, in cui le persone esplorano pensieri e sensazioni senza fretta; e appuntamenti musicali unplugged, in spazi condivisi, in cui i suoni si gustano nella loro intimità. Biblioteche e musei dedicano spazi a letture ad alta voce e visite guidate “slow”, con gruppi ristretti per favorire il dialogo e l’ascolto.

Sul piano sociale, la Giornata mondiale della lentezza lancia anche un monito contro i consumi compulsivi e l’obsolescenza programmata: promuove l’acquisto consapevole, la riparazione degli oggetti, la riduzione degli sprechi e la riconnessione con un modello di vita basato sulla sostenibilità ambientale. Numerosi comuni italiani coinvolgono botteghe artigiane locali, che aprono le porte ai cittadini per condividere tecniche manuali e storie di mestieri tradizionali.

In un contesto internazionale, il messaggio della lentezza si intreccia con movimenti “slow” già diffusi in vari Paesi (ad esempio, lo Slow Food e lo Slow Travel), sottolineando che il tempo può e deve diventare alleato dei nostri ritmi naturali, cognitivi ed emotivi. Adottare la lentezza non significa rinunciare all’efficienza, ma ripensarla: significa gestire le priorità in modo più equilibrato, riconoscendo che la nostra energia mentale è preziosa e il riposo è una componente imprescindibile di qualsiasi prestazione di qualità.

Così, il 9 maggio diventa un’occasione per riappropriarsi del proprio tempo, trasformando la quotidianità in un’esperienza più autentica, creativa e sostenibile, in cui il valore delle cose non si misura più in corse sfrenate, ma in momenti di presenza consapevole.


 

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