
Dopo quasi quattro mesi di ricovero presso l’Ospedale “Ruggi”, l’ultimo degli studenti del TFA gravemente feriti dalla caduta di un albero nel campus dell’Università di Salerno è stato dimesso e trasferito a Imola per intraprendere un percorso di riabilitazione.
L’incidente, verificatosi il 30 novembre scorso, attorno alle 13:30, durante la pausa pranzo, coinvolse tre studenti, colpiti da un pino di 15 metri sradicato dalle violente raffiche di vento.
Due dei giovani coinvolti nell’incidente riportarono lesioni di minore entità e furono sottoposti a cure immediate: uno di loro venne dimesso il 20 dicembre e l’altro il 5 gennaio, potendo così intraprendere un percorso di recupero in regime ambulatoriale.
Il giovane 25enne di Eboli, che aveva riportato un trauma cranico, fratture multiple e una lesione alla colonna vertebrale, subì invece un delicato intervento neurochirurgico, a cui è seguito un periodo di assistenza specialistica che, grazie all’impegno dei medici, infermieri e specialisti dei reparti di Rianimazione e Neurochirurgia ha portato finalmente alla buona notizia delle dimissioni di oggi.
Il personale dell’ospedale ha voluto comunque sottolineare la determinazione mostrata dal giovane nel percorso di recupero.
L’incidente, che si verificò nel Campus di Fisciano in una giornata particolarmente ventosa, produsse una serie di reazioni a livello istituzionale.
Il rettore dell’Università di Salerno espresse profonda vicinanza alle famiglie coinvolte, sottolineando come l’evento abbia evidenziato la necessità di una revisione urgente delle misure di sicurezza all’interno del campus, e annunciando l’istituzione di una commissione interna che avrebbe affiancato le Autorità nella valutazione degli eventi, con l’obiettivo di potenziare i protocolli di manutenzione e prevenzione dei rischi.
Parallelamente, la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore diede il via alle indagini per accertare le cause del crollo. Attualmente, sei soggetti – tra funzionari universitari e rappresentanti della ditta incaricata della cura del verde – risultano iscritti nel registro degli indagati, mentre gli inquirenti proseguono nell’analisi delle responsabilità.
L’obiettivo è quello di determinare se siano intervenute negligenze o inadempienze che abbiano potuto contribuire al disastro. Allo stato attuale, le indagini sono ancora in corso e le responsabilità definitive saranno stabilite solo al termine del procedimento giudiziario, quando tutti gli elementi saranno stati analizzati in maniera approfondita.