
Negli ultimi tempi si sta diffondendo una nuova truffa che sfrutta l’immagine affidabile dei postini per ingannare cittadini ignari. Le vittime, infatti, credono di ricevere una raccomandata ufficiale, mentre in realtà si trovano coinvolte in un elaborato inganno. Numerosi casi sono già stati segnalati, tanto da indurre le autorità a emettere un’allerta, e la situazione si complica ulteriormente perché la truffa prevede due varianti distinte.
In entrambe le versioni della truffa, il punto di partenza è sempre una falsa raccomandata da firmare. Con questa tattica, i truffatori riescono sia a sottrarre dati personali sensibili sia a distrarre la vittima per ottenere l’accesso alla sua abitazione. Entrambe le modalità comportano rischi significativi che è bene conoscere ed evitare.
Per riconoscere questo inganno, è importante sapere che i criminali inviano lettere fraudolente realizzate per assomigliare il più possibile a comunicazioni ufficiali, impiegando loghi e colori riconducibili a enti noti.
L’obiettivo è quello di attirare immediatamente l’attenzione e generare allarme. Alcune lettere contengono anche un codice QR, che se scansionato può installare malware pericolosi sui dispositivi, con lo scopo di diffondere virus e rubare chiavi d’accesso e informazioni sensibili (Qrishing).
Nella seconda variante, il truffatore si presenta di persona alla porta della vittima. Di solito, contatta preventivamente la persona al telefono, selezionandola con cura, per chiederle di uscire e firmare la raccomandata. Se la vittima accetta, lasciando la casa incustodita, un complice ne approfitta per entrare e sottrarre vari beni.
In entrambi i casi le conseguenze possono essere gravi. Le autorità consigliano di diffidare da comunicazioni sospette: gli enti ufficiali non utilizzano codici QR per le loro comunicazioni e non invitano a lasciare la propria abitazione dopo una semplice telefonata.
È fondamentale verificare l’identità di chi richiede tali azioni e prestare la massima attenzione prima di firmare documenti dubbi o lasciare la casa incustodita. In caso di sospetto, è sempre meglio contattare tempestivamente le forze dell’ordine.
Per quanto concerne il “QRshing” è utile non fidarsi troppo di se forniti da siti non affidabili e/o non rintracciabili, o se si trovano incollati su manifesti che ne avevano uno diverso o che non ne avevano affatto:
Indicativamente, ecco alcuni casi documentati di QRishing:
-
Pacchetti regalo contraffatti
Colonnine di ricarica auto elettriche
Prodotti contraffatti
Biglietti da visita fraudolenti
Pubblicità online
Tesserini di fidelizzazione
Volantini pubblicitari
Concorsi online
Offerte promozionali
Ticket di parcheggio
Giochi online