IV Convegno Nazionale SIPIS:
Acting-Out, regolazione emotiva e disturbo post traumatico da stress: emergenze post pandemiche.
È stato un convegno di altissimo livello scientifico e culturale quello tenutosi nella giornata di ieri presso la Sala Tevere della Regione Lazio. Organizzato dalla “Società Italiana di Psicoterapia Integrata e Strategica” (SIPIS), l’incontro è iniziato con i saluti istituzionali portati dal Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e dal Presidente dell’Ordine Nazionale degli Psicologi, David Lazzari. A fare gli onori di casa la è stata Giovanna Clelia, Presidente SIPIS e ricercatrice in Psicologia dinamica presso l’Università degli studi di Foggia.
“Ringrazio la SIPIS – ha dichiarato il Presidente Rocca – per avermi invitato a fare un saluto al loro importante convegno. L’attenzione sulla salute mentale deve tornare centrale. Noi abbiamo una legge, la Basaglia, che è una delle più belle del mondo, ma servono risorse per applicarla. Con la riorganizzazione in atto vogliamo investire sui Dipartimenti di Salute Mentale. L’obiettivo è che il ruolo dello psicologo all’interno del Servizio Sanitario Nazionale possa avere lo spazio che merita in una società così complessa. La preoccupazione ora è per i giovani, in particolare dopo il COVID. E penso poi alle difficoltà intergenerazionali. La Regione Lazio c’è e vuole tutelare il benessere psicologico dei suoi cittadini”.
Nel corso del convegno, i relatori hanno esposto alla folta platea – composta da operatori del settore, dottorandi e ricercatori provenienti anche da fuori regione – i più aggiornati risultati delle ricerche sugli effetti della pandemia, offrendo spunti di riflessione su come aiutare le persone a riemergere e a promuovere le abilità e le capacità dell’individuo.
“L’obiettivo, infatti non è sopravvivere ai cambiamenti” ha ribadito la Presidente SIPIS Giovanna Celia “ma permettere agli individui di vivere bene; ciò significa stimolare la persona, in quanto agente attivo del suo benessere, a vedere i cambiamenti come occasione per evolvere, per trovare un equilibrio più stabile ed appagante. Contrariamente, la persona rischierà di rimanere cristallizzata tra una vita ormai cambiata, un presente incostante e un futuro incerto, sviluppando una lacerazione della propria esistenza – ovvero un trauma.”
I relatori hanno affrontato numerosi aspetti del disagio psicologico causati dalla complessità, dall’evanescenza e dalle insicurezze che influenzano le condizioni emotive di giovani e meno giovani in questo particolare momento storico.
Annamaria Giannini, professore ordinario presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha messo in evidenza il contributo della psicologia dell’emergenza nella gestione dell’acting-out e del PTSD.
Massimo Cotronei, professore a contratto presso l’Università Europea di Roma, ha approfondito la co-regolazione delle emozioni e il collegamento emotivo bidirezionale tra paziente e terapeuta nella promozione della stabilità emotiva.
Giorgio Nardone, psicologo, pedagogo e psicoterapeuta, ha parlato della terapia breve strategica nel lavoro con il PTSD e l’acting-out.
Mauro Cozzolino, professore di Psicologia clinica presso l’Università degli Studi di Salerno e vicepresidente SIPIS, ha trattato dell’acting-out e dell’effetto spettatore evidenziando le possibilità di prevenzione e intervento attraversi l’Heroic Imagination Project.
Simona Abate, Dirigente Presso Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma, ha invece posto l’attenzione sull’inquietante fenomeno delle sempre più frequenti aggressioni ai danni degli operatori sanitari.
Francesco Tarantino, psicologo, psicoterapeuta, ipnoterapeuta e Dirigente psicologo presso ASL di Lecce, ha evidenziato le potenzialità dell’inconscio come risorse strategiche nella psicoterapia del PTDS.
Fabio Simbaldi, Direttore Scientifico SIPIS, ha descritto le relazioni tra acting-out, cervello, aggressività e dolore, suggerendo di partire dal corpo per integrare i diversi livelli.
Kathryn L. Rossi, Direttrice e fondatrice del Milton H. Erickson Institute (California), ha parlato di come il tempo guarisce e dei quattro stadi della trasformazione.
Mariella Clelia, danzatrice ed educatrice del movimento, si è soffermata sulle pratiche somatiche di integrazione mente-corpo.
Bart J. Walsh, Direttore del Milton Erickson Institute dell’Oregon, ha discusso della dinamica dei traumi e di come risolverli in maniera naturale.
La Società Italiana di Psicoterapia Integrata e Strategica – SIPIS – nasce ufficialmente a Salerno nel gennaio del 2018 ed è un’associazione apartitica, apolitica, aconfessionale che ha per oggetto il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità sociali e scientifiche. La mission dell’Associazione è quella di riunire i cultori e gli operatori delle psicoterapie integrate e strategiche, valorizzando le competenze dei propri associati. Operando secondo questi principi la SIPIS intende perseguire scopi sociali, educativi e scientifici e, in particolare, la promozione e la realizzazione di attività che portino ad un approfondimento e ad una diffusione dell’approccio integrato e strategico e delle sue declinazioni in psicologia, in psicoterapia e nelle scienze sociali in generale.
L’Associazione intende infatti promuovere e realizzare iniziative di interesse scientifico, generale e sociale nel campo della psicologia, migliorando la conoscenza, la ricerca, la diffusione e l’applicazione del metodo integrato e strategico, e sue evoluzioni future, in ambito psico-socio-educativo, consulenziale, psicodiagnostico, psicologico-giuridico, sanitario, clinico, scolastico, sportivo, aziendale e del lavoro.
Scopo dell’Associazione è anche promuovere una prospettiva integrata e strategica applicata ad altre professioni (insegnanti, educatori, dirigenti, avvocati, magistrati, commercialisti ecc.) al fine di sviluppare il concetto di efficacia negli obiettivi e nel benessere delle relazioni personali e professionali, la diffusione e promozione di pratiche volte al benessere psicofisico in ambito organizzativo e/o istituzionale e, infine, la diffusione di una cultura della salute multidisciplinare e integrata nella quale i fattori psicologici assumano la dovuta importanza.
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