Un cittadino italiano residente in Cina è caduto vittima di una truffa online perpetrata da un gruppo criminale con base logistica nel bergamasco. La vittima ha ricevuto una mail fraudolenta che lo citava in giudizio per reati di pedopornografia online.
Nonostante non si fosse mai macchiato di un simile e vile reato, spaventato e preoccupato per la sua reputazione, l’uomo ha ceduto al ricatto, pagando “multe” per cancellare le accuse. Solo dopo aver versato oltre 117mila euro, si è reso conto di essere stato truffato e si è rivolto alle Forze dell’Ordine.
La Polizia postale di Milano, in seguito alla sua denuncia, ha avviato un’indagine (denominata “Polo Est”) che ha portato all’identificazione dei componenti del gruppo criminale. Questi individui, specializzati in truffe online, utilizzavano tecniche di spoofing per contattare le potenziali vittime con una falsa identità.
Gli investigatori hanno eseguito 12 perquisizioni nei confronti di un cittadino italiano e di altre 11 persone straniere di età compresa tra i 25 e i 54 anni. Durante vari controlli, gli agenti hanno sequestrato una corposa documentazione relativa alle movimentazioni di denaro proveniente dalla vittima, nonché quelle riferibili all’attività di riciclaggio dei vari proventi illeciti. L’analisi dei dispositivi informatici ha confermato l’attività dei truffatori e i movimenti di denaro.
Il consiglio della Polizia di Stato è di non rispondere a queste mail, di cancellarle e di non aprire gli allegati. Si tratta di un tentativo di truffa: non fatevi ingannare da false citazioni in tribunale o da richieste di pagamento. Se ricevete una mail sospetta, contattate immediatamente le autorità competenti.


