Il campione italiano di Teqball, l’irpino Arovetto Lombardi, vola in Thailandia per partecipare alla VI edizione del mondiale.

di Carmen Avitabile

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Arovetto Lombardi è un campione di Teqball, più precisamente il numero 1 italiano e 29 del mondo. Ha partecipato a vari eventi e competizioni, tra cui il MDP 2023 Tewqball Monte di Procida e lo Sturno Sport Festival 2023.

Originario di Castelvetere sul Calore (Av), Lombardi è laureato in Scienze Motorie all’ISEF ed è co-titolare della Società Sportiva Avellino Footvolley insieme al fratello Johnny.

Lombardi ha rappresentato l’Italia all’Europeo di Teqball a Cracovia, dove ha combattuto quasi alla pari con Csaba Banyik, nonostante la sconfitta per 12-10, e si appresta ora a partecipare alla sesta edizione del Mondiale che si svolgerà da mercoledì a domenica prossimi a Bangkok, in Thailandia, e coinvolgerà sessanta nazioni.

L’obiettivo è fare meglio rispetto agli ottavi di finale della scorsa edizione” dice il campione irpino, mentre si appresta a salire sull’aereo per Bangkok per la gara individuale e per quella di doppio insieme a Pasquale Errico. “A Lignano Sabbiadoro ho ottenuto la qualificazione” spiega con orgoglio il teqer avellinese “Ho anche giocato a calcio a livelli medio-alti nell’allora C2 italiana e nella serie B svizzera. Questa disciplina richiede un’alta dose di sensibilità e tecnica di base. Non a caso io ad Avellino insegno ai ragazzi esercitazioni e tecnica calcistica”. 

Il Teqball è uno sport nato in Ungheria nel 2012 e riconosciuto ufficialmente come sport a Budapest il 18 ottobre 2016. Si pratica con la palla giocata su un tavolo curvo, che combina elementi del sepak tawraw e del tennistavolo.

Molto al tennis e al ping-pong, può essere giocato sia individualmente che in coppia (anche misto). Un match ufficiale si svolge al meglio dei tre set, che terminano a 12 punti, con un vantaggio di due punti.
Ogni giocatore ha due tentativi di servizio, che cambiano ogni quattro punti. Il giocatore o la squadra può toccare la palla al massimo tre volte con qualsiasi parte del corpo, tranne le mani e le braccia (nel doppio, la palla deve essere passata tra i compagni almeno una volta). Durante il gioco, non è permesso toccare né il tavolo né l’avversario. Inoltre, è fondamentale non toccare e restituire la palla all’avversario con la stessa parte del corpo due volte di seguito. Questa regola serve a limitare la predominanza di un piede forte o di un altro fondamentale, come ad esempio il colpo di testa, che potrebbe rendere i match noiosi e poco equilibrati.

In sintesi, il Teqball è quindi un mix di calcio (si gioca con un pallone regolamentare numero 5), ping-pong (su un tavolo inclinato), volley (con un massimo di tre tocchi, per la durata di tre set) e arti marziali (i colpi molto acrobatici ricordano le movenze).

Inventato in Ungheria nel 2012, oggi conta associazioni e federazioni in 153 Paesi e sta per superare i confini europei. Con questo obiettivo, la Federazione Internazionale ha deciso di portare i mondiali nel sud-est asiatico, dove esiste una disciplina sportiva simile: il sepak takraw, una sorta di volley giocato con i piedi e una palla di fasce di palma.

La redazione di irpiniattiva.news fa i suoi più calorosi “in bocca al lupo” al campione irpino.

(Carmen Avitabile)