Dai dati A.I.R.E.: L’Irpinia non è più terra di giovani ma nemmeno di anziani!

by "Il Falco Pellegrino"

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L’Irpinia, come tutte le aree interne del Meridione, si sta progressivamente spopolando e la sua popolazione sta invecchiando sempre più. Le principali cause di questo andamento che interessa tutti i territori delle nazioni più sviluppate e, dell’Italia in particolare, sono abbastanza note. Prima di tutte, la difficoltà che hanno le nuove generazioni a trovare prima dei trent’anni un lavoro remunerato in misura decente che gli consenta di accendere un mutuo e crearsi una famiglia. A ciò si aggiunge l’inadeguatezza delle politiche sociali, la difficoltà a rimettere in moto il cosiddetto “ascensore sociale” che – un tempo – premiava i più meritevoli, e tante altre carenze a cui una politica miope (o disinteressata e autoreferenziale?) non ha saputo o voluto porre rimedio.

Quindi non c’è da stupirsi se i giovani irpini, al termine del percorso universitario e, spesso, dopo aver avuto esperienze all’estero (con l’Erasmus o per proprio conto), rifiutandosi di mendicare qualche occupazione provvisoria e malpagata ottenuta facendo da zerbino a qualche politico locale o, per parafrasare l’ultimo film di Siani, “Tramite amicizia”, decidano di fare le valigie per scappare letteralmente all’estero per mettere alla prova le competenze acquisite in anni e anni di studi.

Questa tendenza è confermata dai dati dell’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) che raccoglie i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi.

Da tali dati, per quanto concerne gli under 30, risulta che l’Irpinia si posiziona al decimo posto tra le 107 province italiane, con ben 27.223 persone (235 ogni mille persone della stessa fascia di età).

Questo dato, per i motivi prima accennati, era abbastanza atteso. Ma c’è un altro aspetto che lascia piuttosto perplessi: anche gli ultrasessantenni stanno preferendo l’estero all’Italia! Infatti, ben 38,598 over 60 irpini (ovvero 334,2 ogni mille persone della fascia di età 60-80 anni) hanno deciso di risiedere stabilmente all’estero, collocando l’Irpinia al sesto posto tra le province italiane!

Una possibile spiegazione a questo inatteso fenomeno è quella avanzata dalla Dott.ssa Marina Mastropierro, sociologa e ricercatrice presso il Dipartimento Scienze Sociali ed Economiche dell’Università “La Sapienza” di Roma e collaboratrice del Centro “Guido Dorso” in uno studio sui potenziali di sviluppo locale dell’Irpinia e del Sannio.

La Dott.ssa Marina Mastropierro

Secondo l’acuta ricercatrice (nonché autrice del saggio “Che fine ha fatto il Futuro. Giovani, politiche pubbliche e generazioni”, edito dalla Ediesse) tre sono le cause principali.

La prima sarebbe la cosiddetta “Sun Migration”, ovvero lo spostamento dei pensionati verso luoghi in cui il costo della vita è minore e il clima è più temperato, che li porta a prediligere Paesi come Portogallo, Spagna, Canarie ma anche i Paesi del Centro America.

La seconda motivazione sarebbe, invece, legata alla crescente mancanza di una rete di solidarietà che permetta agli anziani di avere assistenza valida, e quindi questi emigrano o per raggiungere i loro figli che già lavorano all’estero oppure verso i paesi di origine delle loro badanti: Polonia, Romania, Bulgaria e, prima della guerra, Ucraina.

Secondo la studiosa, ci sarebbe poi un terzo motivo, in parte collegato con il secondo. Ovvero, la mancanza o l’inadeguatezza dei servizi e di un tessuto sociale capace di soddisfare le esigenze di queste persone che, anzi, spesso vengono mortificate.

Non è, infatti, difficile comprendere che chi ha avuto esperienza di vita e lavorative in Paesi come la Germania e la Svizzera, dove ha sperimentato non solo l’efficienza dei servizi pubblici (assistenza, trasporti, ecc…) ma anche occasioni di socialità stimolanti e dignitose, manifesti forte resistenze a tornare indietro, sia in senso metaforico che reale.