Il prossimo 23 e 24 novembre i cittadini campani saranno chiamati alle urne per rinnovare il Consiglio regionale e scegliere il nuovo presidente della Giunta. La distribuzione dei 50 seggi è stata ufficializzata in base ai dati demografici del censimento 2021, confermando Napoli come fulcro politico della tornata elettorale: ben 27 consiglieri saranno eletti nella circoscrizione partenopea.
La ripartizione segue criteri proporzionali alla popolazione residente: Salerno avrà 9 rappresentanti, Caserta 8, Avellino 4 e Benevento 2. Con quasi 3 milioni di elettori solo nell’area metropolitana di Napoli, il peso politico della città si conferma decisivo per l’esito complessivo del voto.
La Campania si colloca tra le regioni più popolose coinvolte in questa tornata elettorale, e proprio per questo l’attenzione è massima sul rischio astensionismo. I precedenti non sono incoraggianti: in Toscana, dove Eugenio Giani ha ottenuto la riconferma, l’affluenza si è fermata al 47,7%, segnando un minimo storico. Ancora più basso il dato calabrese, con appena il 43,14% dei votanti.
In questo scenario, le forze politiche si trovano di fronte a una sfida duplice: conquistare consensi e motivare gli elettori a partecipare. Il centrosinistra ha puntato su Roberto Fico, ex presidente della Camera, come candidato unitario, mentre il centrodestra è Edmondo Cirielli, esponente di Fratelli d’Italia e attuale viceministro degli Esteri.
L’impossibilità di una nuova candidatura per Vincenzo De Luca, dopo due mandati consecutivi, ha aperto una fase di transizione che potrebbe ridisegnare gli equilibri regionali.
Con Napoli al centro della contesa e un elettorato vasto ma potenzialmente disilluso, il voto campano si preannuncia come uno snodo cruciale per il futuro politico del Mezzogiorno.
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