
– Suo padre negli anni 70-80 è stato sindaco di Mugnano del Cardinale, oggi per lei cosa significa ricoprire questa carica?
– Mio padre è stato sindaco di Mugnano del Cardinale fino al 1991; probabilmente l’unico sindaco morto in carica dal dopoguerra ad oggi. Ricalcare le sue orme è un onore immenso che mi ha dato la comunità di Mugnano; significa che hanno riconosciuto le sue qualità di amministratore e di uomo ed io spero fortemente di avvicinarmi a quelle stesse qualità, alla sua persona. Ha svolto il suo mandato di sindaco con grande sacrificio ed impegno, in un’epoca in cui era molto complicato amministrare il paese. lo cerco di portare avanti i suoi insegnamenti, le sue idee e il suo esempio di vita al massimo delle mie forze per dare ai miei figli ed al mio paese un futuro migliore.
– Mi può racchiudere in due parole i cambiamenti che Mugnano ha avuto con la sua amministrazione?
– Se dovessi racchiudere in due parole i cambiamenti che ha avuto Mugnano negli anni della mia amministrazione direi “coraggio e intraprendenza”. Mettere finalmente la politica in contatto con il popolo, avere la forza di apportare veri cambiamenti nel modo di amministrare, essere trasparenti, responsabili nei riguardi delle persone.
Ciò ha fatto sì che venissi rieletto sindaco: la forza delle nostre idee e il coraggio di averle messe in pratica.
– Nel 2018 diventa per la prima volta sindaco del suo paese, dopo una sfida elettorale combattuta fino alla fine. Nel 2023 la vittoria viene proclamata nell’immediato. Come se lo spiega?
– Nel 201 8, in quella combattuta sfida elettorale con lo schieramento amministrativo che ha guidato il paese per un ventennio, siamo riusciti e sono riuscito ad essere eletto sindaco del comune di Mugnano del Cardinale. È stata una sfida elettorale memorabile, combattuta anche sui programmi. Noi abbiamo parlato al cuore del popolo, della gente con voce sincera e loro ci hanno fiducia. Non è stata quindi una sorpresa per me la larga vittoria di questa tornata elettorale, siamo stati eletti per operare, per fare e non per ultimo per curare il nostro paese da una cattiva amministrazione, così come il medico cura il paziente per guarirlo dalla malattia che lo affligge. La nostra vittoria quindi è stata costruita nei cinque anni passati giorno dopo giorno, con l’aiuto fondamentale dei miei assessori e consiglieri i quali sono stati sempre al mio fianco e al fianco del popolo che ha saputo giustamente premiarli; nulla di grande si consegue senza sforzo.
– Quali sono, secondo lei, i punti di forza della sua amministrazione?
La nostra presenza sul Comune è sempre costante, siamo sempre disponibili, sempre in prima linea, poiché il più grande privilegio del politico, la sua vera missione, è essere al servizio della “res publica”, la cosa pubblica, così come credevano i latini.
I punti di forza della mia amministrazione sono la serietà nel modo di essere e di fare, la trasparenza nell’amministrare, il dialogo continuo e dinamico con la gente, con i cittadini e soprattutto con i giovani cosicché essi possano avvicinarsi alla politica, da quest’ultima tenuti lontani per troppo tempo. A loro dico di imparare, di ascoltare e soprattutto di prendere iniziativa, di avere sempre al loro fianco la forza delle proprie idee, poiché è con le idee che essi si costruiranno il loro futuro e la viva speranza di un domani migliore.
– Cosa dovrebbero aspettarsi i cittadini per i prossimi 5 anni?
– Continuità. Continuità con ciò che di buono abbiamo già fatto. Stiamo realizzano una nuova scuola e una nuova palestra, centri sportivi all’avanguardia, abbiamo in mente di migliorare la viabilità dopo aver già ripristinato l’illuminazione pubblica e installato nuovi segnali stradali e tutelato il verde pubblico; riportare il turismo religioso a Mugnano e poi ancora tante e tante altre cose che faranno di Mugnano del Cardinale un paese sviluppato e all’avanguardia. Lo è stato sempre nel passato e noi cercheremo di essere degni di questa nuova esperienza amministrativa e faremo di tutto per lasciare nel tempo un segno e un bel ricordo di noi ai cittadini così come, permettetemi di dire, ha fatto mio padre.