È entrato in funzione, ieri, lo Sportello Unico Digitale dedicato alle attività produttive all’interno della Zona Economica Speciale denominata “Sud ZES“.
Questo strumento cruciale dovrebbe garantire il rilancio coordinato delle attività produttive nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno, istituita il 1° gennaio 2024. La ZES copre circa 2.550 comuni distribuiti nelle regioni meridionali d’Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Tutti gli imprenditori interessati ad investire in qualsiasi area del Sud potranno usufruire delle autorizzazioni uniche attraverso uno strumento semplificato e connesso con tutti i comuni del Mezzogiorno. Inizia un diverso percorso per il rilancio competitivo del Sud nella speranza che funzioni meglio di quello precedente.
Nel corso del primo giorno di operatività, lo sportello ha già registrato 18 domande, di cui una richiesta di autorizzazione unica e 17 nuove comunicazioni preventive. Queste ultime sono finalizzate a un esame preliminare delle iniziative che gli operatori economici intendono presentare, creando un punto di contatto con la Struttura di Missione ZES. La distribuzione delle domande risulta essere 1 in Abruzzo, 5 in Campania, 11 in Molise e 1 in Sicilia.
Va sottolineato che oltre 200 pratiche per il rilascio dell’autorizzazione unica, precedentemente non concluse dagli 8 commissari straordinari, sono ora sotto la competenza della Struttura di Missione ZES. Al fine di consentire una verifica istruttoria accurata di tali pratiche, è stata prevista, nel decreto-legge PNRR, una breve sospensione dei termini per la conclusione dei relativi procedimenti.
Il lancio dello Sportello Unico Digitale dovrebbe rappresentare un passo concreto verso la semplificazione burocratica e il potenziamento dell’attrattività per gli investimenti nel Mezzogiorno, promuovendo il suo sviluppo economico in linea con le strategie del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).