Venerdì nero per i mercati mondiali, con un crollo generalizzato delle borse sotto il peso dei titoli tecnologici e dei timori di una nuova recessione. Piazza Affari ha registrato le perdite maggiori, bruciando quasi 40 miliardi di euro in due giorni. A Wall Street, il crollo di Amazon e Intel ha contribuito al panico, mentre i deludenti dati sull’occupazione USA, con la disoccupazione risalita al 4,3%, hanno alimentato le preoccupazioni per un rallentamento economico globale più marcato del previsto. Questo ha scatenato un’ondata di vendite che ha contagiato i mercati dall’Asia all’America, passando per l’Europa.
In Italia, lo spread tra Btp e Bund è aumentato, chiudendo a 145,9 punti, con il rendimento del decennale italiano sceso al 3,6%, mentre quello tedesco è al 2,16%. In Francia, il rendimento decennale è sceso al 2,96%, e nel Regno Unito è diminuito di 5 punti base, arrivando al 3,83%. Il petrolio ha subito un forte calo, con il Brent in discesa del 3,4% e il WTI del 3,8%. Anche l’oro, dopo aver raggiunto un picco intraday vicino ai massimi storici, ha chiuso in ribasso dello 0,9%.
Una situazione preoccupante da seguire con attenzione, sperando in una inversione di tendenza.