La Commissione europea ha comunicato l’elenco dei gatekeeper secondo le nuove regole del Digital Market Act, che ha l’obiettivo di garantire una maggiore concorrenza nel settore tecnologico nell’Ue.
Alphabet (Google), Apple, Amazon, Meta (Facebook), Microsoft più il social cinese TikTok hanno sei mesi di tempo per adeguarsi. Le violazioni potrebbero comportare multe fino al 10% del fatturato globale annuo di un’azienda o anche l’obbligo di vendere parti della loro attività per operare in Europa.
Sotto la lente di Bruxelles sono finiti ventidue servizi di piattaforma offerti dalle Big tech. Si va dai social, alle app di comunicazione e scambio video, fino ai browser di ricerca: TikTok, Facebook, Instagram e LinkedIn, Google Maps, Google Play, Google Shopping, Amazon Market-place, App Store, Meta Marketplace, Whatsapp e Messenger, Youtube, Chrome, Safari, Google Search.
Ora dovranno agire in base alle nostre regole.
La nuova normativa definisce regole più chiare per le piattaforme online di grandi dimensioni e mira a garantire che nessuna di queste abusi della propria posizione. Una piattaforma è considerata un gatekeeper se negli ultimi tre anni ha raggiunto un fatturato annuo nell’Ue di almeno 7,5 miliardi di euro o la sua capitalizzazione è di almeno 75 miliardi e ha almeno 45 milioni di utenti finali su base mensile e almeno 10 mila utenti commerciali nell’Unione. È anche necessario che l’azienda controlli uno o più servizi di piattaforma di base («core platform services») in almeno tre Stati membri.
Secondo Google la nuova legge richiederà «di apportare diverse modifiche al modo in cui funzionano i loro prodotti e servizi».
Microsoft ha accolto «con favore» la decisione della Commissione di prendere in considerazione la propria richiesta di esentare il motore di ricerca Bing e il browser Edge. TikTok è fondamentalmente “in disaccordo” con Bruxelles.