
L’aumento delle posizioni vacanti mette sotto pressione le aziende mentre le difficoltà nella copertura si intensificano.
L’occupazione in Italia sta attraversando un’interessante evoluzione nel mese di agosto. Secondo l’ultima rilevazione di Unioncamere-Anpal, le imprese italiane prevedono di attivare circa 293.000 nuovi contratti di lavoro, registrando un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è un segnale positivo per il mercato del lavoro nel paese.
Tuttavia, l’aumento delle opportunità di lavoro non è l’unico aspetto rilevante. I dati rivelano un marcato aumento delle posizioni rimaste vacanti. Attualmente, il 47,5% delle posizioni aperte rimane inattivo, rispetto al 41,6% registrato dodici mesi fa. Un incremento significativo del 5,9% che mette in luce le sfide che le imprese stanno affrontando nel reperimento di personale.
Le difficoltà maggiori sembrano concentrarsi in specifici settori aziendali. L’installazione e la manutenzione emergono come le aree più critiche, con il 64,2% dei profili richiesti che risulta di difficile reperimento. Questo scenario si riflette in modo evidente nei numeri, evidenziando la complessità di trovare personale qualificato in alcune nicchie.
Tra le figure professionali più difficili da reperire, spiccano sei categorie che si avvicinano all’introvabilità. Gli operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni rappresentano un’area critica con il 72,8% di essi irraggiungibile. A seguire, saldatori (71,1%), fabbri (70,1%), tecnici ingegneristici (69,3%), specialisti nella gestione dei processi produttivi (66,8%) e ingegneri (63,3%).
L’evoluzione del mercato del lavoro italiano riflette una crescente sfida per le aziende che cercano personale altamente qualificato in settori specifici. Mentre il numero di opportunità di lavoro aumenta, le imprese sono sempre più sotto pressione per colmare le posizioni vacanti. Un’attenzione particolare è rivolta verso settori critici come l’edilizia e l’ingegneria, che vedono la carenza di personale qualificato come ostacolo alla loro crescita.
In sintesi, l’occupazione in Italia sta vivendo un periodo di crescita, ma la difficoltà nella copertura delle posizioni vacanti sta emergendo come una sfida significativa. Le imprese si trovano a fare i conti con settori in cui è estremamente difficile reperire personale adeguatamente qualificato, mettendo in luce la necessità di strategie innovative per affrontare questa sfida e favorire una crescita sostenibile.