All’interno del fitto calendario degli eventi culturali e religiosi organizzati in occasione del “Bicentenario del miracolo della statua antica di Santa Filomena (1823-2023)“, nel pomeriggio di venerdì 11 agosto, con inizio alle ore 19.30, si terrà nel Santuario, un convegno di alto spessore culturale dal titolo “Santa Filomena e la sua proposta spirituale“.
Interverranno la relatrice, Dott.ssa Antonella Summa, autrice di una interessante tesi di laurea in glottologia e linguistica dal titolo “Stòrie de Sanda Felumine” (un’analisi linguistica di un canto dialettale in onore di Santa Filomena diffuso in alcune zone della provincia di Potenza) e don Vincenzo Giraldi, parroco di Capriglia Irpina e di origini mugnanesi, che porterà la sua testimonianza da devoto di Santa Filomena.
Il convegno verrà introdotto da don Giuseppe Autorino, Parroco di Mugnano del Cardinale nonché Rettore del Santuario, e sarà moderato dal “nostro” direttore responsabile, Dott. Antonio De Rosa.
Il brillante lavoro di ricerca e di analisi condotto dalla Dott.ssa Summa, ha permesso di salvare dall’oblio il testo di un canto popolare dedicato alla Santa, di cui non rimanevano che due soli testimoni e in età piuttosto avanzata.
Esso consiste nella narrazione della storia di Santa Filomena, definita la “nuova Santina che offriva grazie a chi le chiedeva” e il cui culto si era già diffuso “dalle catacombe al mondo intero“ cantata, in dialetto acheruntino (ndr: della diocesi di Acerenza, in provincia di Potenza).
“Stòrie de Sanda Felumine” sarebbe nata – secondo quanto la Dott.ssa Summa riporta nella sua brillante tesi di laurea – tra le scrivanie dell’episcopio e del seminario acheruntino, tra il 1835 e il 1900, e testimonierebbe chiaramente il culto della Santa (di cui è presente anche una statua) in quelle contrade e che, oggi, ha consentito di fare luce anche su alcuni aspetti linguistici del dialetto acherontino.