Come abbiamo già riportato in un nostro precedente articolo, dopo 15 anni di ammortizzatori sociali, molti lavoratori della Stellantis di Pomigliano si sentono più dipendenti dell’Inps che dell’azienda. Con poco da fare e da guadagnare nello stabilimento, molti hanno già accettato il bonus per l’uscita volontaria dall’azienda entro il 31 dicembre 2023. Questa proposta è stata inviata via mail a 15.000 dipendenti in tutta Italia, un terzo dei 45.000 totali.
Stellantis sembra voler incoraggiare i dipendenti a cercare altre opportunità di lavoro. Ai dipendenti viene offerto un incentivo calcolato in base all’anzianità di servizio e all’età. Inoltre, l’azienda ha messo a punto un programma per riqualificarli.
Tuttavia, ci sono preoccupazioni che Stellantis voglia chiudere i battenti in molte regioni d’Italia per delocalizzare la produzione all’estero, risparmiando così sul costo della manodopera. Questo avrebbe un impatto significativo sugli stabilimenti dove sono stati attivati gli ammortizzatori sociali.
A Pomigliano, ad esempio, i lavoratori hanno lavorato a singhiozzo per circa 14 anni. Se non accettano il bonus, vengono impiegati per pochi giorni alla settimana con una paga molto esigua, alternando cassa integrazione ordinaria e straordinaria e portando a casa al massimo 900 euro.
Per quanto concerne le prospettive industriali, a Pomigliano si producono tre modelli. La Panda ibrida di prima generazione, che tra poco sarà fuori dal mercato perché obsoleta, superata dall’elettrico. I modelli Tonale e Dodge invece sono riservati ad una fascia di acquirenti ristretta a causa del loro prezzo. Un piano industriale per il futuro non c’è.
Anche a Pratola Serra, dove si assemblano motori termici modulari per tutti i veicoli commerciali dei brand del gruppo fabbricati al Sud, c’è stata una riduzione progressiva del numero di occupati. Un centinaio di operai hanno sottoscritto il bonus per l’uscita volontaria e si prevedono ulteriori tagli.
Se l’automotive, uno dei pochi settori che produce reddito in una terra dove il lavoro manca, dovesse scomparire, le conseguenze sociali sarebbero incalcolabili. Stellantis ha lanciato un segnale, e ora tocca ai lavoratori decidere come rispondere.