
23 novembre 1980. Terremoto dell’Irpinia. La terra trema per novanta interminabili secondi in quello che è stato l’evento più catastrofico dell’intera storia repubblicana. Una devastazione senza precedenti: tremila morti, novemila feriti e trecentomila persone senza più una casa.
In occasione della ricorrenza del terremoto, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) propone tre giornate dedicate alla scoperta dei terremoti e delle azioni efficaci alla prevenzione del rischio sismico.
Il percorso divulgativo, iniziato il 21 novembre presso il palazzo Giustino Fortunato di Rionero in Vulture (Pz) con attività dedicate agli studenti, proseguito poi con la giornata del 23 novembre riservata agli alunni dell’ Istituto Comprensivo “N. Iannaccone” di Lioni (Av), si concluderà il 26 Novembre a Calitri (Av) presso la “Casa ex Eca”.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), sin dalla sua nascita, ha affiancato alle attività di ricerca scientifica un’attività contraddistinta da un forte impegno nella comunicazione e divulgazione scientifica orientata alle scuole e ai cittadini, partecipando ed organizzando numerosi eventi nazionali e internazionali, finalizzati alla diffusione della cultura scientifica nel campo delle Scienze della Terra.
Un grande plauso per questa iniziativa spetta però alla sezione irpina INGV, in particolare al Direttore Annamaria Vicari e al suo staff composto da Luigi Zarrilli, Nicola Famiglietti, Robert Migliazza, Giuseppe Ruzza, Antonino Memmolo, Pietro Miele.
Servizio di Pina Acanfora
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