A Grottaminarda (Av) l’evento commemorativo “L’autostrada dello sviluppo ha sessanta anni: dall’intuizione di Sullo ai nuovi progetti per la crescita delle zone interne”

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Venerdì 21 marzo alle 10.30, nella sala consiliare Sandro Pertini di Grottaminarda, si terrà un incontro organizzato dalla Fondazione Fiorentino Sullo, guidata da Gianfranco Rotondi, in occasione del sessantesimo anniversario di un’opera che ha cambiato per sempre il volto del Mezzogiorno.

Stiamo parlando della cosiddetta “Autostrada del Sole” (conosciuta anche come A1; i cui lavori cominciarono il 19 maggio 1956, e che fu poi inaugurata il 4 ottobre 1964) che ha svolto un ruolo cruciale nel collegare il Nord e il Sud e della “Autostrada dei due Mari” (conosciuta anche come A16,che collega Napoli a Canosa-Bari), facilitando il trasporto di merci e persone.

L’evento commemorativo, intitolato “L’autostrada dello sviluppo ha sessanta anni: dall’intuizione di Sullo ai nuovi progetti per la crescita delle zone interne”, riunirà figure istituzionali e imprenditoriali di spicco, tra cui il sindaco Marcantonio Spera, il presidente della Provincia di Avellino Rizieri Buonopane, il consigliere comunale Mauro Piccolo, il presidente di Confindustria Campania Emilio De Vizia e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, concludendosi con l’intervento del ministro degli Interni Matteo Piantedosi.

Sin dai primi anni ’60 (quando il tratto inaugurale tra l’allacciamento all’Autostrada del Sole nei pressi di Napoli e Baiano venne aperto il 2 gennaio 1966 e successivamente il tratto che collega Baiano a Avellino Sud il 22 dicembre dello stesso anno) questa infrastruttura ha rappresentato una svolta per l’accessibilità e lo sviluppo territoriale.

Il casello di Baiano, attivo fin dall’inizio, è divenuto un nodo fondamentale per la gestione del traffico, mentre ad Avellino, per ragioni di natura tecnica e strategica, furono previsti due caselli: uno a Ovest, pensato per facilitare l’ingresso diretto da Napoli, e uno a Est, vicino al nucleo industriale e al raccordo per Salerno.

Tale progetto, fortemente sostenuto dalla visione di Fiorentino Sullo, ministro dei Lavori Pubblici e figura di spicco della Democrazia Cristiana negli anni ’40 e ’50, mirava a colmare il divario infrastrutturale che penalizzava l’Irpinia, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza e aprendo le porte a investimenti e rinnovamenti in aree che, in precedenza, risultavano isolate e poco accessibili.

Oltre ai benefici evidenti per Avellino, l’autostrada ha investito anche le zone dell’Alta Irpinia, territori montuosi e tradizionalmente svantaggiati dal punto di vista dei collegamenti, dove la nuova viabilità ha facilitato l’accesso ai servizi essenziali, stimolato il turismo e favorito lo sviluppo dell’agricoltura e delle piccole imprese locali, contribuendo a una graduale ma inesorabile rinascita economica e culturale.

Questo miglioramento della connettività ha consentito di integrare in maniera efficace le comunità sparse nel territorio irpino, favorendo non solo la mobilità quotidiana, ma anche il consolidamento di un’identità regionale rafforzata e proiettata verso il futuro.

Oltre a questo importante corridoio autostradale, il territorio irpino è oggi teatro di altri ambiziosi progetti infrastrutturali che mirano a potenziare ulteriormente le connessioni e a stimolare la crescita regionale.

Tra questi si annoverano le iniziative per il potenziamento della rete ferroviaria, in particolare il progetto della ferrovia AV/AC (Alta Velocità/Alta Capacità), studiata per migliorare il collegamento tra le aree interne e i nodi di traffico regionale, e progetti di natura logistica, come la Stazione Hirpinia e lo sviluppo di un Polo Logistico integrato, che mirano a favorire l’efficienza dei trasporti e a valorizzare le potenzialità economiche delle zone irpine.

Queste nuove infrastrutture, in via di realizzazione, rappresentano un ulteriore tassello nel quadro della mobilità sostenibile e della trasformazione territoriale, in linea con la visione pionieristica di Sullo, che aveva già intuito l’importanza di collegare in maniera efficiente le zone interne con i centri urbani di maggior rilievo.

La celebrazione dell’anniversario dell’Autostrada non vuole essere, quindi, soltanto un giusto tributo a un passato di innovazione e trasformazione, ma anche un invito a proiettarsi verso un futuro in cui ogni angolo dell’Irpinia possa beneficiare di infrastrutture moderne, favorendo così una crescita economica, sociale e culturale che renda il territorio sempre più competitivo e integrato a livello nazionale.

(di Antonio De Rosa)


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