Sanremo 2023, la rapper irpina Big Mama, sul palco con Elodie per cantare American Woman.

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Nella serata sanremese di ieri, 10 febbraio, dedicata alle cover, l’intera comunità di San Michele di Serino è rimasta incollata agli schermi televisivi o si è raccolta davanti al maxi schermo allestito nell’oratorio parrocchiale “don Pasquale Lamberti” per seguire l’esibizione di Big Mama in duetto con la celebre cantante Elodie sul palco del Festival di Sanremo.

La performance della giovane artista irpina, che ha cantato American woman dei The Guess Who, ha riempito di orgoglio ed entusiasmo i suoi compaesani di San Michele di Serino, dove la cantante ha risieduto con la propria famiglia fino al 2019, quando si è trasferita a Milano per seguire il suo sogno artistico.

Big Mama, classe 2000, al secolo Marianna Mammone, si avvicina al mondo del rap nel 2013 quando scrive le sue prime canzoni e le registra nella sua cameretta per poi pubblicarle su YouTube. Sceglie di chiamarsi Big Mama  un po’ perché la Bigmama, secondo il dizionario Collins, è “la donna fondatrice o esponente di spicco di una società, organizzazione, movimento” e un po’ perché, come ha spiegato ella stessa, è una storpiatura del suo cognome.

Dichiaratamente bisessuale, rappa contro tutti coloro che l’hanno offesa per il suo aspetto fisico e contro ogni discriminazione, che sia di genere, di stampo razziale o altro.  A sei mesi di distanza dai singoli Mayday e Formato XXL ha pubblicato un nuovo singolo, Too Much in cui rappa:. “Dicono che sono troppo: quando parlo, parli troppo; quando rido, ridi troppo; quando mangio, mangi troppo”,  sfoderando un linguaggio esplicito, autoironico, ma anche crudo e politicamente scorretto, per respingere al mittente tutte le parole e le frasi poco gradite ricevute nella sua vita.

In un’intervista apparsa sulla rivista RollingStone ha spiegato bene da dove ha preso origine la sua “reazione” artistica: “È successo dopo una giornata difficile, avevo 13 anni, ero uscita con un’amica e dei ragazzini si erano messi a lanciarmi addosso delle pietre urlandomi dietro ‘cicciona, fai schifo’ e cose del genere. Tornai a casa distrutta, ma ai miei genitori non dissi nulla perché mi vergognavo. Li stanno scoprendo ora, questi fatti, ai tempi ero convinta che a essere sbagliata fossi io. Però quel giorno, dopo un bel pianto, presi una base triste su Internet e buttai giù un pezzo, Charlotte, che per me è stato l’inizio di tutto. Anche se il coraggio di pubblicarlo l’ho trovato solo nel 2016. Parla di una ragazzina autolesionista che non riesce a confrontarsi col mondo e a fare nulla perché si sente sbagliata, giudicata. Ha addosso un peso costante che alla fine la spinge ad ammazzarsi”. Il brano è rimasto nel cassetto ed è stato pubblicato solamente 3 anni dopo, in seguito a un episodio in particolare: “Senza che fosse stata pubblicata, la canzone ha iniziato a girare. Non dimenticherò mai una ragazza che una sera, in giro per Avellino, mi venne ad abbracciare in lacrime perché gliela avevano fatta sentire, ed essendo lei autolesionista si riconosceva nelle mie parole. Mi chiese dove poteva riascoltarla e le dissi che non l’avevo mai buttata fuori, però proprio vedendo la sua reazione mi decisi e il giorno dopo lo feci, la misi online: era il primo settembre 2016. Da allora non mi sono più fermata”.