
Scoperta dai Carabinieri una banda di truffatori di anziani che un copione spaventoso per ingannare le sue vittime. Il capo dell’organizzazione si faceva passare per un carabiniere o un avvocato, e sfruttava la loro età e vulnerabilità, con una telefonata del tipo: «Pronto, Signora? Sono un carabiniere, la chiamo perché suo nipote ha causato un incidente stradale e deve pagare subito 3mila euro, altrimenti siamo costretti ad arrestarlo»:
Per evitare guai al nipote, l’anziano veniva era indotto a consegnare contanti o gioielli al complice che si presentava a casa. Le indagini hanno portato all’arresto di quattro persone che operavano tra Napoli e il Nord Italia. Gli arrestati, italiani di età compresa fra i 30 e i 61 anni, avevano basi operative sia a Napoli che a Milano.
Le indagini sono partite dalla denuncia di due anziani di Vimercate e Seregno. Gli investigatori hanno tenuto sotto controllo gli indagati con intercettazioni, pedinamenti, video di sorveglianza. In alcuni casi i carabinieri sono intervenuti subito dopo le truffe appena messe a segno e hanno recuperato il bottino, restituendolo alle vittime. La banda ha colpito sia in Brianza, sia in altre zone della Lombardia come Cantù, Voghera e Crema, sia in Piemonte, tra Alessandria e Novara.
Il capo, un 41enne residente a Napoli, chiamato «il centralinista», raccontava all’anziano che un suo parente rischiava di finire in carcere per un incidente stradale o per guida senza assicurazione e riusciva a conquistare la fiducia della vittima, cui poi chiedeva cifre fra i 3mila e i 12mila euro.
In alcuni casi, i carabinieri sono intervenuti subito dopo le truffe, recuperando il bottino e restituendolo alle vittime. La banda ha colpito in diverse zone della Lombardia e del Piemonte, ingannando le persone con storie di parenti in pericolo e richieste di denaro.
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