Sassi dal cavalcavia a Sant’Anastasia: terrore sulla SS268, donna gravemente ferita. Forse è una tecnica di rapina

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Un episodio allarmante si è verificato nei giorni scorsi lungo la Strada Statale 268 del Vesuvio, tra  Sant’Anastasia (=Madonna dell’Arco) e Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.
Un’automobile in transito è stata colpita da un sasso lanciato da un cavalcavia. All’interno del veicolo viaggiavano un uomo e sua moglie: il parabrezza è andato in frantumi sotto l’impatto del masso, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. L’automobilista ha sporto immediata denuncia, dando il via alle indagini da parte delle forze dell’ordine.

Secondo quanto emerso da fonti locali, l’episodio non sarebbe isolato. Alcuni cittadini hanno riferito di episodi analoghi avvenuti nella stessa area nelle settimane precedenti, facendo crescere la preoccupazione tra gli utenti della strada. La zona in questione, già soggetta a criticità per quanto riguarda la sicurezza stradale, è ora oggetto di maggiore attenzione da parte delle autorità competenti.

Gli investigatori stanno esaminando le immagini di eventuali telecamere presenti nei pressi del cavalcavia, nella speranza di identificare i responsabili. Si sospetta che si tratti di giovani del posto, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.

Secondo alcuni cittadini di Pollena Trocchia a lanciare sassi contro le auto in transito sarebbero dei soggetti dello stesso paese che si sposterebbero su un Opel Astra, e il il cui intento sarebbe quello di causare lo stop degli automobilisti per poi rapinarli.

L’episodio ha riaperto il dibattito sulla necessità di controlli più serrati lungo l’arteria vesuviana, considerata vitale per la mobilità tra i comuni dell’area metropolitana napoletana.

Gli episodi di Sant’Anastasia sono stati denunciati dal deputato Francesco Emilio Borrelli durante una diretta sulla sua pagina Facebook, alla presenza della coppia vittima dell’aggressione. “Nelle ultime 72 ore ho ricevuto almeno altre quattordici segnalazioni simili nella zona del Vesuviano. Quello di Somma è tra i casi più gravi. È una vera emergenza: un gesto simile equivale a un tentato omicidio. Serve un intervento urgente da parte delle forze dell’ordine prima che ci scappi il morto. I responsabili devono essere identificati e puniti”, ha dichiarato l’onorevole Borrelli.

La giurisprudenza italiana è molto chiara sulla gravità di questi atti. La Corte di Cassazione ha stabilito che il lancio di oggetti da un cavalcavia può configurare il reato di tentato omicidio, specialmente quando è evidente la volontà di colpire mezzi in movimento. Si tratta quindi di comportamenti che, oltre a essere pericolosi, hanno pesanti conseguenze penali.

Le istituzioni locali, intanto, stanno valutando l’adozione di misure straordinarie per aumentare la sicurezza del tratto stradale: si parla di un rafforzamento della videosorveglianza, ma anche di iniziative educative nelle scuole per sensibilizzare i più giovani sui rischi e le responsabilità legate a simili gesti.

Il caso di Sant’Anastasia è un campanello d’allarme che richiama l’attenzione sull’urgenza di prevenire e contrastare atti che, purtroppo, si ripetono con inquietante frequenza. Un sasso lanciato da un cavalcavia può trasformarsi in un’arma letale. Evitare che una tragedia annunciata si consumi è una responsabilità che chiama in causa istituzioni, forze dell’ordine, scuola e famiglie.