Pago del Vallo di Lauro (Av) – Per proteggere il nipotino si becca due coltellate dal fratello

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Nella serata di ieri  a Pago Vallo Lauro è stata sfiorata una tragedia familiare. Secondo la ricostruzione degli agenti del Commissariato di Polizia di Lauro, un anziano, già ospite presso l’abitazione della sorella per ricevere le cure necessarie, avrebbe impugnato un coltello da cucina rivolgendosi improvvisamente verso il piccolo nipote.
Il gesto, attribuibile forse a un improvviso disorientamento psichico ancora al vaglio degli inquirenti, ha fatto scattare l’intervento immediato della nonna, che pur di sottrarre il bambino al pericolo si è frapposta fra i due, riportando lievi ferite a un braccio.

L’allarme è scattato in un lampo e sul posto sono giunte pattuglie in forza guida del vicequestore Elio Iannuzzi, pronte a contenere la furia dell’anziano e a prestare i primi soccorsi alle vittime. La donna e il nipotino, spaventati ma non in pericolo di vita, sono stati trasferiti in ospedale per controlli e medicazioni; l’uomo, invece, è stato condotto negli uffici del Commissariato in attesa delle determinazioni della procura.
Le autorità comunque valutando l’eventuale applicazione di misure restrittive nei suoi confronti.

L’episodio getta luce su un tema di grande attualità: la gestione dei casi di disagio psichico in ambito familiare. Negli ultimi anni, il dipartimento di salute mentale dell’Asl di Avellino ha segnalato un incremento delle richieste di supporto, soprattutto per anziani affetti da patologie neurodegenerative o disturbi d’ansia.

Spesso, queste condizioni, se non adeguatamente monitorate, possono sfociare in comportamenti impulsivi con risvolti drammatici. Le associazioni di volontariato locali, insieme ai servizi sociali, hanno sollecitato da tempo la creazione di percorsi di assistenza domiciliare più strutturati, capaci di sostenere sia il paziente sia i familiari che si trovano a gestire situazioni di tensione estrema.

Il gesto eroico della nonna, intervenuta senza esitazioni per difendere il nipote, è diventato in poche ore simbolo di protezione e responsabilità intergenerazionale.
Nonostante le ferite, la donna ha preferito mettere a repentaglio la propria incolumità piuttosto che rinunciare al dovere di cura verso la sua famiglia. Un comportamento che le forze dell’ordine hanno voluto sottolineare come esempio di coraggio e sangue freddo.

Ora le indagini proseguono con l’obiettivo di chiarire le ragioni del gesto e di definire il quadro medico-legale dell’uomo.