Si trasmette nota esplicativa in merito al coordinamento e alla gestione dei soccorsi in caso di coinvolgimento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
Tale nota non ha la pretesa di essere pubblicata come rettifica di quanto oramai già diffuso, ma di chiarire ruoli e competenze per eventuali futuri interventi in cui sia coinvolto il CNSAS.
INIZIO NOTA
A seguito di notizie non completamente corrette diffuse da testate giornalistiche, emittenti radiofoniche e televisive sia locali che nazionali, in merito all’intervento di soccorso speleologico effettuato nella Grotta del Falco a Corleto Monforte (SA), il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Regionale Campania (CNSAS) ci tiene a precisare che in interventi del genere, nel rispetto della normativa vigente, tutte le operazioni di soccorso, incluso il coordinamento e la gestione di tutte le forze in campo, nonché le specifiche operazioni tecniche e sanitarie, sono effettuate solo ed esclusivamente dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e, per l’intervento alla Grotta del Falco, la normativa è stata rispettata in toto.
Nessun altro Corpo dello Stato e/o Ente/Organizzazione, seppur presente, ha avuto un ruolo nella gestione, nel coordinamento e nelle operazioni tecniche e sanitarie di soccorso.
A tale proposito, ove mai fosse necessario, si ricorda che il Legislatore ha affidato al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico la funzione di coordinamento di tutte le forze in campo e la direzione delle operazioni di soccorso. Il quadro normativo di riferimento è ampio e dettagliato e include: la Legge n. 91 del 26 gennaio 1963 e SMI; la legge n.74 del 21 marzo 2001 e S.M.I. ed infine, per chiarire tutti i dubbi, la legge n. 126 del 13 ottobre 2020.
Proprio quest’ultima legge (“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 – Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”), all’articolo 1, comma 2 cita: Il CNSAS provvede in particolare, nell’ambito delle competenze attribuite al CAI dalla legge 26 gennaio 1963, n. 91, al soccorso degli infortunati, dei pericolanti, dei soggetti in imminente pericolo di vita e a rischio di evoluzione sanitaria, alla ricerca e al soccorso dei dispersi e al recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale. Restano ferme le competenze e le attività svolte da altre amministrazioni o organizzazioni operanti allo stesso fine; nel caso di intervento di squadre appartenenti a diversi enti ed organizzazioni, la funzione di coordinamento e direzione delle operazioni è assunta dal responsabile del CNSAS. […]
Anche la legge regionale 21/2019 ribadisce il quadro normativo nazionale e riconosce quale “servizio di pubblica utilità” il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania, ulteriormente rimarcato quale soggetto di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso sanitario in ambiente impervio, come nello specifico caso dell’intervento alla Grotta del Falco.
Infine ricordiamo che, per qualsiasi informazione e/o dubbio in caso di intervento da parte del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania CNSAS, il riferimento è esclusivamente il CNSAS della Campania stesso.
FINE NOTA
Grazie per l’attenzione e la collaborazione.
Soccorso Alpino e Speleologico Campania
Addetto Stampa
Rossana D’Arienzo
Tel. 3382155451