Si è svolto, nel tardo pomeriggio di oggi, il convegno “Stop 5G” organizzato da alcune associazioni e moderato dal dott. Filomeno Caruso, da sempre impegnato in campagne ambientali.
L’avv. Michele Pepe, come segretario PD di Mugnano del Cardinale, nel suo intervento ha toccato questioni importanti, tra esse: il principio di precauzione, dunque causa effetto della propagazione delle onde elettromagnetiche 5G che arrivano ad un potenza di 3.6 Ghz. L’emendamento passato in Senato, l’altro giorno, e presentato dal Governo che ha innalzato il limite di tollerabilità, a dispetto dei cittadini e delle persone sensibili, deve farci riflettere.
Nel caso di specie – richiesta di installazione dell’antenna 5G – il Comune di Mugnano può esprimere il diniego per bloccare ai sensi del dlgs 42/2003, per i vincoli legati alla tutela paesaggistica.
Ha parlato inoltre delle concause che possono determinare le onde elettromagnetiche in un territorio come quello mandamentale, già gravato da un inquinamento ambientale dovuto alla Nazionale, e chi, come lui, che ha perso un padre, qualche domanda rispetto ai fattori scatenanti se la pone.
Pepe ha poi parafrasato la sua professoressa di diritto privato, Caterina Miraglia ed ha concluso dicendo:”La mia libertà per essere tale non deve prevaricare quella degli altri. Mi batterò sempre per la tutela del mio paese e delle future generazioni. Non metterò mai la testa sotto la sabbia“.
L’avv. Lina Trionfo, come segretario del circolo PD di Avella, ha sposato la stessa causa di Mugnano, visto che ad Avella è prevista l’installazione di 3 antenne ed ha dichiarato: “Fortunatamente anche l’ opposizione ad Avella ha preso posizioni al riguardo. Sto raccogliendo firme per fare un protocollo d’intesa affinché venga istituito un tavolo tecnico. Sono stata contattata da molti avellani preoccupati anch’essi della salute, avendo letto già in precedenza un mio intervento. Definisco l’amministrazione avellana, chiaramente di maggioranza, speculativa sulla salute pubblica per alcuni versi. Dormiente parte della popolazione che si fa trascinare da queste cose senza conoscere bene la realtà. Nessuno è contro al progresso purché questo non incida sulla salute pubblica. Sarà fatto tutto quello che è in nostro potere per fermare tutto ciò. Ci opporremo in tutti i modi“.
L’avv. Valentina Musto ha posto degli interrogativi: “Mi chiedo da mamma, da professionista, da presidente di un’associazione, cosa possiamo fare per evitare che vengano poste in essere certe azioni che invece di dare priorità all’ambiente danno priorità a scelte patrimoniali“.
Il professore Martucci ha posto vari quesiti tra i quali:
cosa sappiamo davvero del 5G e dei suoi effetti? Smart city, intelligenza artificiale, wi-fi irradiato dai satelliti, robotica e automazione, raccolta e controllo dei nostri dati, tutto questo verso quale futuro ci sta traghettando?
Egli ha scritto di recente un testo, interessante, che passa in rassegna documenti inediti, studi, dichiarazioni di politici, un libro-inchiesta per dare voce ai cittadini, agli esperti, ai medici e agli scienziati che si sono impegnati per evidenziare i lati oscuri del wireless di quinta generazione.
Molte le persone presenti che hanno posto domande agli illustri oratori.
(L. Carullo)