Ieri sera, nel Santuario di Santa Filomena. si è tenuto un convegno di altissimo spessore culturale e spirituale dal titolo “Santa Filomena e la sua proposta spirituale” nel corso del quale è stata presentata ai numerosi fedeli, studiosi e curiosi presenti, un nuovo documento sulla storia del culto di Santa Filomena.
A moderare l’evento è stato il nostro direttore responsabile, dott. Antonio De Rosa.
Alla sua introduzione sono i seguiti i saluti di don Giuseppe Autorino, parroco di Mugnano e rettore del Santuario di Santa Filomena, la relazione della dott.ssa Antonella Summa (che ha presentato i risultati della sua tesi di laurea in glottologia e linguistica, dal titolo “Storie de Sanda Felumine“), e la testimonianza di fede di don Vincenzo Giraldi, di origini mugnanesi e parroco di Capriglia Irpina.

La dott.ssa Summa, proveniente da Acerenza in provincia di Potenza, ha spiegato che nel preparare la sua tesi si è imbattuta casualmente in un signore di 93 anni che, durante una funzione religiosa ad Acerenza, ha preso a cantare, in dialetto acheruntino, una sorta di nenia in cui, a un certo punto, ha sentito menzionare Santa Filomena!
La citazione di questa Santa ha molto incuriosito la dottoressa, poiché attualmente nell’area acheruntina non c’è alcun culto riferito a Santa Filomena.
Allora, ha cominciato la sua ricerca contattando dapprima l’avv. Raffaella Ferrentino, responsabile del Centro 66 dell’Arciconfraternita di Santa Filomena, poi la Proloco di Mugnano del Cardinale e, infine, il rettore don Giuseppe Autorino.

Tutto ciò l’ha portata a tradurre in italiano la canzone votiva ascoltata dal 93enne. Tale canzone, in strettissimo dialetto di Acerenza, presenta alcune caratteristiche particolari: ha una durata di ben 40 minuti, è strutturata in 400 versi riuniti in quartine in rima, e presenta un’invocazione iniziale analoga a quelle delle opere letterarie classiche come gli scritti di Omero.
La canzone, che ha chiaramente uno scopo pedagogico e religioso, narra con estrema dovizia di particolari e considerazioni teologiche la storia di Santa Filomena e il suo martirio, e menziona sia don Francesco De Lucia (che ottenne di portare a Mugnano le spoglie della Santa) che la cittadina di Mugnano del Cardinale.
La struttura “dotta” del brano, insieme ad altre considerazioni tecniche, hanno portato la dott.ssa Summa a supporre che l’ignoto autore del canto possa essere un certo Raffaele Di Nonno, monaco redentorista.
A conclusione dei lavori, don Vincenzo Garaldi, ha portato la testimonianza della sua devozione per Santa Filomena, ripercorrendo gli anni della sua infanzia, del seminario e del sacerdozio, dichiarandosi convinto che gli episodi da lui narrati non siano avvenuti per caso ma per volontà della Santa bambina.
Cliccare/tappare sulle foto sotto per ingrandirle
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Al termine dell’evento il rettore ha regalato ai relatori e al moderatore una medaglia di Santa Filomena. Da parte loro, il vecchio (Cuomo Mauro) e il nuovo (Petrillo Giovanni) presidente della Pro Loco, hanno donato ai relatori e al moderatore una litografia realizzata dall’artista Prisco De Vivo che rappresenta la regina Maria Cristina di Savoia, grande devota della Principessina del Paradiso.
La dott.ssa Summa, ha ricambiato regalando una copia della sua tesi che il rettore conserverà nell’archivio del Santuario.
Non è escluso che dal pregevole e apprezzato lavoro della dott.ssa Antonella Summa possa nascere un docu-film che comprenda anche il canto dell’anziano signore di Acerenza che la giovane e preparatissima dottoressa ha immortalato in un video in suo possesso.
Benedetta Napolitano
Riprese video di Nunziapia Macario (con assistenza tecnica di Domenico Gerolino)