Monteforte Irpino (Av) – Strage del Ponte Acqualonga del 2013. Stamattina ha preso il via il processo di terzo grado.

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Questa mattina, presso la Suprema Corte di Cassazione, ha preso il via il processo di terzo grado riguardante la Strage dell’Acqualonga, l’incidente più grave nella storia italiana, avvenuto il 28 luglio 2013 lungo l’A16 a Monteforte Irpino. Davanti ai giudici della IV sezione sono stati discussi i ricorsi presentati dal collegio difensivo di 13 imputati, i quali contestano la sentenza di secondo grado emessa il 28 settembre 2023 dalla Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli.

Il processo d’appello, conclusosi dopo dieci anni e due mesi dall’incidente, aveva sancito la chiusura della fase relativa all’istruttoria del caso. Nel tragico episodio, un bus turistico noleggiato per una gita religiosa ha precipitato in una scarpata, dopo aver percorso trenta metri in volo, causando la morte di 40 persone. Le successive inchieste hanno sollevato interrogativi su responsabilità multiple, coinvolgendo non solo i gestori del mezzo ma anche soggetti legati alla manutenzione e gestione delle infrastrutture autostradali.

LA TRAGEDIA:

Nel pomeriggio di domenica 28 luglio del 2013, un pullman proveniente da Telese Terme e Pietrelcina (Bn) con a bordo 48 persone (47 pellegrini più l’autista) abitanti a Pozzuoli (Na) precipitò dal viadotto autostradale causando la morte di 40 persone.

Mentre il bus, che procedeva sulla A16 in direzione di Napoli, si apprestava a salire verso la galleria Quattro Cupe di Monteforte Irpino, i passeggeri avvertirono forti rumori al di sotto del piano del mezzo, ma l’autista, nonostante fosse stato avvisato dai passeggeri, continuò la marcia. Verso le 20.30, appena aver percorso la galleria e aver proseguito per il tratto in discesa, un giunto dell’albero di trasmissione si ruppe tranciando l’impianto frenante e  rendendo il bus incapace di frenare.

Il pesante veicolo cominciò a sbandare e urtò alcune automobili e furgoncini, bloccati nel traffico dell’autostrada a causa di un cantiere, dopodiché impattò una prima volta con il guardrail del viadotto Acqualonga. L’autista cercò di far rientrare il bus in carreggiata ma, urtando altri veicoli, il pullman impattò per la seconda volta contro il parapetto del viadotto. Ma, questa volta, i “new jersey” esterni non resistettero all’impatto e il bus precipitò dal viadotto per circa 30 metri nel vallone sottostante.

I soccorsi furono tempestivi: sul posto arrivarono in breve tempo i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine, volontari di Mugnano del Cardinale e di Monteforte Irpino. La prima giornalista a portarsi sul luogo della tragedia fu la mugnanese Bianca Bianco, per i Mattino di Napoli.

Tutta la popolazione del Mandamento e di Monteforte Irpino si adoperò, come meglio poteva, con piccoli atti di solidarietà nei confronti dei parenti delle vittime accorse sul posto.

L’immane tragedia scosse tutto il Paese. Dalle lamiere dell’autobus furono estratti 38 cadaveri e 10 feriti. Ma due feriti morirono in seguito per le ferite riportate: si trattò di Simona Del Giudice (la più giovane tra le vittime), morta il 6 agosto a soli 16 anni e di Salvatore Di Bonito, 54 anni, deceduto il 7 settembre. In totale, perirono 40 persone e ci furono solo 8 superstiti.

I funerali di Stato delle prime 38 vittime si svolsero nel Palasport di Pozzuoli il 31 luglio 2013 alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

Questo l’elenco delle vittime:

Agnese Illiano (73 anni), Alfonso Terracciano (68 anni), Anna Acquarulo (64 anni), Anna Mirelli (48 anni), Anna Raiola (83 anni), Antonietta Rusciano (48 anni), Antonio Del Giudice (50 anni), Assunta Artiaco (61 anni), Barbara Illiano (63 anni), Biagio Vallefuoco (54 anni), Carolina Basile (58 anni), Ciro Lametta (44 anni), Elisabetta Iuliano (78 anni), Filomena Di Paolo (50 anni), Gennaro Artiaco (74 anni), Gennaro Esposito (58 anni), Giovanni Basile (53 anni), Giovanni Conte (50 anni), Giuseppina Lucignano (82 anni), Immacolata Ambrosio, Irene Musto (74 anni), Luciano Caiazzo (40 anni), Luigia Rocco, Maria Carannante (59 anni), Maria Elisabetta Russo (64 anni), Maria Luisa Corsale (63 anni), Maria Rosaria Rusciano (51 anni), Mario Caiazzo (54 anni), Olga Iodice (72 anni), Pasquale Parrella (62 anni), Procolo Paone (84 anni), Raffaela Chiocca (72 anni), Salvatore Bruno (67 anni), Salvatore Di Bonito (54 anni), Salvatore Testa (88 anni), Silvana Del Giudice (22 anni), Simona Del Giudice (16 anni), Teresa Delle Cave (68 anni), Teresa Restivo (32 anni).