L’Osservatorio sullo stato della Provincia fa tappa nel Vallo di Lauro. Il Procuratore Airoma esorta la popolazione a reagire e a denunciare le illegalità.

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Presso l’Auditorium San Filippo Neri di Lauro (Av) si è tenuto, nel pomeriggio di oggi, un’importante tappa dell’Osservatorio sullo stato della provincia.

Hanno partecipato il Prefetto di Avellino, Dott.ssa Rossana Riflesso, il Procuratore Domenico Airoma, i vertici delle Forze dell’Ordine e i sindaci dei comuni del Vallo di Lauro, tra cui Domicella, Marzano di Nola, Moschiano, Pago del Vallo di Lauro, Quindici e Taurano.

L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di creare un dialogo diretto tra cittadini e istituzioni, affrontando temi rilevanti per la comunità e promuovendo una collaborazione più stretta per garantire sicurezza e sviluppo territoriale.

Il Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, dopo aver espresso il suo profondo affetto per il Vallo di Lauro, territorio a lui caro per ragioni storiche e personali, in  un lucido ma crudo intervento ha osservato che, nonostante la bellezza del paesaggio e le potenzialità dei luoghi, il territorio appare ancora oggi abbandonato e segnato da una persistente mentalità camorristica, evidenziata sia dalle infiltrazioni in alcune istituzioni locali sia da talune imprese raggiunte da interdittive antimafia sia dalle modalità con cui vengono risolte le controversie private. Insomma, a suo dire, nel Vallo è cambiato poco, ed è necessario che i giovani e tutte le persone per bene reagiscano con decisone al morbo camorristico.

Airoma ha sottolineato, facendo riferimento in modo indiretto alla “Terra desolata” di T. S. Eliot, che la presenza della camorra non è un destino ineluttabile, ma un vero e proprio cancro che prosciuga l’energia del territorio.
Ha lamentato inoltre che, nonostante gli sforzi investigativi profusi dalla Direzione Distrettuale Antimafia, il contributo collaborativo della cittadinanza risulta scarso, con poche denunce e una diffusa rassegnazione a che altri debbano con prepotenza decidere il destino di queste terre e di chi le abita.

Infine, il Procuratore – dopo aver riconosciuto la necessità di trovare strumenti più efficaci a contrastare l’attuale stato di fatto – ha accennato ai segnali di cambiamento positivo provenienti dal settore scolastico, auspicando che i progetti educativi e il coinvolgimento degli studenti possano preannunciare una rinascita per il territorio.