LAURO (Av) – L’amministrazione comunale si mobilita per salvare l’ICAM, il carcere attenuato per le detenute madri.

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Nel pomeriggio odierno il Sindaco di Lauro, Rossano Sergio Boglione, insieme al Vicesindaco e Consigliere provinciale Giuseppe Graziano e all’Assessore Gianfranco Mastroieni, ha preso parte a una riunione presso la sede della Regione Campania con il dottor Samuele Ciambriello, Garante campano dei detenuti.
Durante questo colloquio cordiale, ma carico di significati, si è discusso a lungo di una questione particolarmente controversa: la decisione di sospendere l’attività dell’ICAM (Istituto a Custodia Attenuata per Madri) di Lauro, inaugurato nel 2017 e di cui è prevista la prossima chiusura.

Come riferito in un precedente articolo, la scelta di chiudere l’ICAM ha suscitato forti reazioni non solo tra gli esponenti istituzionali, ma anche all’interno della comunità locale. Diversi esponenti politici e ha stampa locale hanno evidenziato come tale provvedimento non consideri appieno le specificità del territorio e le delicate esigenze delle madri detenute, che venivano affidate a questa struttura per mantenere legami affettivi e per ricevere il supporto psicologico e assistenziale necessario in un momento così critico.

Nel corso dell0incontro di oggi il dottor Ciambriello ha illustrato le possibili conseguenze negative di una decisione presa senza un’adeguata analisi delle peculiarità locali, invitando le autorità competenti a un immediato riesame della misura.

Il Sindaco Boglione ha espresso così il suo fermo dissenso: «La sospensione dell’ICAM rappresenta una scelta grave e inaccettabile. Siamo pronti ad affiancare il dottor Ciambriello e a fare il possibile affinché chi detiene il potere decisionale riconsideri il provvedimento, tenendo conto delle specifiche esigenze del nostro territorio».

Anche il Vicesindaco Giuseppe Graziano ha sottolineato la complessità della situazione, dichiarando: «La decisione finale, peraltro presa senza considerare numerosi fattori rilevanti – come confermato anche nel confronto con il dottor Ciambriello – non risponde alle necessità della nostra comunità. Abbiamo già coinvolto parlamentari che porteranno la questione all’attenzione del Ministro Nordio e del Sottosegretario Del Maestro. Faremo tutto il possibile per recuperare la funzionalità di questa struttura, che, nonostante un investimento di circa un milione di euro effettuato nel 2016, resta unica nel suo genere».

Ricordiamo che, nelle settimane precedenti, diversi parlamentari e rappresentanti della società civile hanno manifestato la volontà di sollevare il problema presso il Ministero della Giustizia, cercando di trovare un compromesso che coniughi esigenze di efficienza gestionale e tutela dei diritti.