Il 27 ottobre, l’Università delle Tre Età (Unitre) di Cicciano ha dato il via all’anno accademico 2023-2024 presso il Centro Nadur di Cicciano. L’evento, intitolato “Speranza e Memoria”, ha sottolineato l’importanza della conservazione della memoria per le future generazioni, il dialogo intergenerazionale e l’interazione tra anziani e giovani.
L’idea di un’università delle tre età è nata in Francia, a Tolosa, presso l’Università delle Scienze Sociali. Il professor Pierre Vellas nel 1973 ha creato la prima “université du troisième age” dopo aver scritto un libro intitolato “Les chances du troisième age”.
A Cicciano, l’Unitre è stata fondata nel 2002 grazie alla visione dei soci fondatori Pasquale Altieri e Ferdinando De Palma. Il 10 giugno 2002, l’associazione è stata presentata alla comunità con una cerimonia pubblica al Centro Sociale Nadur. Il 14 novembre 2002, la sezione ha ottenuto l’affiliazione all’Associazione Nazionale delle Università della Terza Età di Torino.
L’Unitre è stata creata per soddisfare le esigenze delle persone che hanno terminato il ciclo lavorativo e per stimolare i giovani che vogliono continuare a imparare dopo la scuola dell’obbligo. Con la fine della pandemia, stanno riprendendo rapidamente con corsi di lingua inglese, spagnolo, diritto, attività motoria, ritmata, sociologia e storia delle religioni, pittura e disegno, informatica.
Il professore Carlo Ebanista, docente di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli Studi del Molise, è stato il relatore principale dell’evento. La professoressa Maria De Riggi, presidente dell’Unitre Cicciano, ha moderato l’evento.
Tra gli intervenuti c’erano l’architetto Chiara Altieri, segretaria e delegata ai rapporti con i Giovani Unitre Cicciano, e la dottoressa Maria De Risi che ha letto estratti dal libro “La ruota della memoria” di Lorenzo e Carlo Ebanista.
Chiara Altieri ha sottolineato l’importanza della protezione della memoria per le future generazioni. Ha evidenziato come sia fondamentale un dialogo costante tra passato e futuro, tra anziani e giovani. Ha anche messo in risalto la responsabilità di costruire una memoria perché ciò che siamo è ciò che eravamo. Ha affermato che i giovani necessitano della saggezza e della forza dei loro antenati per affrontare il futuro con coraggio.
Tutte le lezioni sono interattive e gli studenti partecipano attivamente. Gli incontri culturali, conferenze, gite e mostre collettive di pittura, acquarello e disegno arricchiscono la loro esperienza. I corsi sono gratuiti grazie ai docenti che donano il loro tempo.