Durante un incontro svoltosi presso l’agriturismo La Quiete di Pimonte (Na) si è ribadita l’importanza della Castagna del Monte Faito, simbolo d’identità del territorio dei monti Lattari, in vista del suo riconoscimento con la qualifica IGP.
Diversi esponenti istituzionali e operatori del settore hanno sottolineato, in termini indiretti, come questo progetto possa rappresentare una svolta per lo sviluppo sostenibile e il rilancio economico della zona. La Fondazione Onlus dei Monti Lattari, guidata da Mariella Verdoliva, ha fatto notare che l’iniziativa costituisce un passo decisivo verso la tutela e la valorizzazione di un prodotto storico, precisando che “si è compiuto un progresso significativo” verso l’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta.
Il sindaco di Pimonte, Francesco Somma, ha espresso l’idea che il riconoscimento IGP sia un’opportunità concreta per proteggere la qualità e l’identità della castagna, garantendo al contempo uno sviluppo agricolo ed economico del territorio, mentre il presidente dell’assise cittadina, Pasquale Somma, ha evidenziato l’impegno delle amministrazioni locali nel collaborare per salvaguardare le risorse naturali e contrastare il dissesto ambientale.
Anche Nunzia Acanfora, assessore alle Attività Produttive di Castellammare di Stabia, ha indicato come il progetto, sostenuto finanziariamente dall’Agenzia Campania Turismo e dalla Regione, si inserisca in un più ampio percorso di valorizzazione delle eccellenze agroalimentari della Campania.
Altri interventi, quali quelli del sindaco di Casola di Napoli, Alfredo Rosalba, e dell’assessore all’Agricoltura di Pimonte, Annalisa Starace, hanno rafforzato l’idea che l’unione tra tradizione e innovazione rappresenti la chiave per un futuro prospero della zona. Giuseppe Guida, presidente del Gal Terra Protetta, ha poi ribadito l’importanza di una gestione integrata del territorio, mentre gli aspetti tecnici sono stati approfonditi da Roberto Mazzei, direttore del distretto delle castagne e marroni della Campania, da Italo Santangelo, agronomo e pubblicista, e da Teresa Del Giudice, ordinario di politica agraria presso l’Università Federico II di Napoli.
Le conclusioni dell’incontro, affidate all’assessore regionale Nicola Caputo, hanno rimarcato la necessità di un’azione collettiva e coordinata, una visione condivisa che si è concretizzata anche nella partecipazione di Luciano Scala, di Coldiretti Napoli, e nel coinvolgimento attivo dei giovani studenti dell’istituto alberghiero “Raffaele Viviani” di Castellammare di Stabia.
Questi ultimi, sotto la guida del maestro chef Aniello Somma, hanno contribuito alla manifestazione preparando un buffet a base di castagna, evidenziando come il patrimonio enogastronomico locale possa fungere da ponte tra passato e futuro.
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