La tragedia
Nel pomeriggio di domenica 28 luglio del 2013, un pullman proveniente da Telese Terme e Pietrelcina (Bn) con a bordo 48 persone (47 pellegrini più l’autista) abitanti a Pozzuoli (Na) precipitò dal viadotto autostradale causando la morte di 40 persone.
Mentre il bus, che procedeva sulla A16 in direzione di Napoli, si apprestava a salire verso la galleria Quattro Cupe di Monteforte Irpino, i passeggeri avvertirono forti rumori al di sotto del piano del mezzo, ma l’autista, nonostante fosse stato avvisato dai passeggeri, continuò la marcia. Verso le 20.30, appena aver percorso la galleria e aver proseguito per il tratto in discesa, un giunto dell’albero di trasmissione si ruppe tranciando l’impianto frenante e rendendo il bus incapace di frenare.
Il pesante veicolo cominciò a sbandare e urtò alcune automobili e furgoncini, bloccati nel traffico dell’autostrada a causa di un cantiere, dopodiché impattò una prima volta con il guardrail del viadotto Acqualonga. L’autista cercò di far rientrare il bus in carreggiata ma, urtando altri veicoli, il pullman impattò per la seconda volta contro il parapetto del viadotto. Ma, questa volta, i “new jersey” esterni non resistettero all’impatto e il bus precipitò dal viadotto per circa 30 metri nel vallone sottostante.
I soccorsi furono tempestivi: sul posto arrivarono in breve tempo i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine, volontari di Mugnano del Cardinale e di Monteforte Irpino. La prima giornalista a portarsi sul luogo della tragedia fu la mugnanese Bianca Bianco, per i Mattino di Napoli.
Tutta la popolazione del Mandamento e di Monteforte Irpino si adoperò, come meglio poteva, con piccoli atti di solidarietà nei confronti dei parenti delle vittime accorse sul posto.
L’immane tragedia scosse tutto il Paese. Dalle lamiere dell’autobus furono estratti 38 cadaveri e 10 feriti. Ma due feriti morirono in seguito per le ferite riportate: si trattò di Simona Del Giudice (la più giovane tra le vittime), morta il 6 agosto a soli 16 anni e di Salvatore Di Bonito, 54 anni, deceduto il 7 settembre. In totale, perirono 40 persone e ci furono solo 8 superstiti.
I funerali di Stato delle prime 38 vittime si svolsero nel Palasport di Pozzuoli il 31 luglio 2013 alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
Questo l’elenco delle vittime:
Agnese Illiano (73 anni), Alfonso Terracciano (68 anni), Anna Acquarulo (64 anni), Anna Mirelli (48 anni), Anna Raiola (83 anni), Antonietta Rusciano (48 anni), Antonio Del Giudice (50 anni), Assunta Artiaco (61 anni), Barbara Illiano (63 anni), Biagio Vallefuoco (54 anni), Carolina Basile (58 anni), Ciro Lametta (44 anni), Elisabetta Iuliano (78 anni), Filomena Di Paolo (50 anni), Gennaro Artiaco (74 anni), Gennaro Esposito (58 anni), Giovanni Basile (53 anni), Giovanni Conte (50 anni), Giuseppina Lucignano (82 anni), Immacolata Ambrosio, Irene Musto (74 anni), Luciano Caiazzo (40 anni), Luigia Rocco, Maria Carannante (59 anni), Maria Elisabetta Russo (64 anni), Maria Luisa Corsale (63 anni), Maria Rosaria Rusciano (51 anni), Mario Caiazzo (54 anni), Olga Iodice (72 anni), Pasquale Parrella (62 anni), Procolo Paone (84 anni), Raffaela Chiocca (72 anni), Salvatore Bruno (67 anni), Salvatore Di Bonito (54 anni), Salvatore Testa (88 anni), Silvana Del Giudice (22 anni), Simona Del Giudice (16 anni), Teresa Delle Cave (68 anni), Teresa Restivo (32 anni).
La commemorazione di ieri
Hanno celebrato la funzione don Fabio Mauriello, parroco di Monteforte Irpino e don Don Mario Russo, parroco di Pozzuoli. Presenti numerose autorità civili e militari, tra cui il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, le Misericordie e la Croce Rossa, i rappresentanti della Questura e della Prefettura di Avellino, i rappresentanti delle forze dell’ordine, oltre ai volontari che in quella maledetta notte di dieci anni fa si prodigarono nei soccorsi, e alcuni sindaci dei comuni vicini.
I piccoli volontari dell’Azione Cattolica di Monteforte Irpino hanno partecipato alla funzione con un momento di preghiera, la recitazione di una poesia e il simbolico lancio in cielo di palloncini bianchi.
«Dieci anni fa la tragedia che ha scosso per sempre le nostre vite – ha riferito il Sindaco di Monteforte, Costantino Giordano – non dimenticherò mai quelle ore di angoscia e disperazione. Fui tra i primi ad accorrere sul posto, e il dolore a distanza di tanto tempo non è mai passato. Saremo sempre vicini ai familiari delle vittime, a cui abbiamo dedicato il Giardino della Memoria e l’opera d’arte “Vivere ancora”, in memoria dei 40 angeli scomparsi.»
Presenti anche i piccoli volontari dell’Azione Cattolica di Monteforte Irpino attraverso un momento di preghiera, la recitazione di una poesia e il simbolico lancio di palloncini bianchi in cielo.
Tra i presenti anche Arianna, che all’epoca della tragedia aveva solo 10 anni: “Venire qui mi riporta alla mente quella tragica notte, ricordo tutto: soprattutto mia nonna che mi salvò tenendomi abbracciata stretta a sé – ha detto – E anche i soccorritori, le parole dei volontari e dei vigili del fuoco che venero a salvarci. Sono stata una miracolata!“.