Nel mondo della scuola campana serpeggia un generale senso di delusione per il fatto che gli accorpamenti pianificati siano stati realizzati senza tener nel giusto conto delle proposte presentate dalle OOSS nelle riunioni delle ultime settimane. Anzi – a detta di queste ultime – sembrerebbe che le decisioni prese dalla giunta sembrano essere state influenzate da fattori puramente politici ed elettorali, trascurando le esigenze reali degli studenti, delle famiglie, del personale scolastico e dei territori.
È stato rilevato che, alla prima visione degli accorpamenti, non sembra che sia stata applicata nemmeno la norma contenuta nel Milleproroghe che consente alle regioni, entro il 5 gennaio 2024 (anche per coloro che hanno già approvato il piano di dimensionamento), di salvare fino al 2,5% delle sedi di presidenza che sarebbero state eliminate per l’anno scolastico 2024/2025. Questo per avere l’opportunità di riflettere ulteriormente su alcuni casi specifici e complessi.
Insoddisfazione anche per la possibilità, nei casi di dirigenti scolastici che operano su più sedi, di essere assistiti da docenti che svolgono funzioni vicarie solo per l’anno 2024/25. Questa viene considerata una soluzione temporanea, valida per un anno, che non permetterà di gestire efficacemente un razionale dimensionamento scolastico.
Ci sarebbero, inoltre, ancora accorpamenti “rischiosi” in tutte le province, come il Tognazzi di Pollena Trocchia con il Russo di Cicciano o l’IC S. Paolo Belsito con l’IC Visciano-Camposano nella provincia di Napoli, la creazione della nuova istituzione IC Vicinanza di Salerno che ingloba più plessi dell’ex IC Barra, creando un mostro, e tutti i tagli effettuati nel territorio cilentano e del Vallo di Diano.
Nel Baianese, come si evince dall’allegato-A delle provincia Avellino, risulterebbe l’incorporamento dell’ISIS Nobile Amundsen che, nel Mandamento, comprende il Liceo Scientifico e il pedagogico di Mugnano nonché l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali di Avella, nel I.C. lauretano “B. Croce – N. Pecorelli”. Questa soluzione, a giudicare dalle primissime reazioni, rappresenta un grande delusione per i nostri lettori del Baianese poiché, non terrebbe conto né del trend crescente del numero degli iscritti nell’area baianese né la possibilità di accorpare l’istituto con uno qualsiasi dei ben 3 I.C. presenti sul territorio (quello di Mugano-Quadrelle-Sirignano, quello di Baiano-Sperone e quello di Avella). Si lamenta una presunta inerzia della politica locale e della “Unione dei Comuni del Baianese Alto Clanis”.
Oltre a ciò, l’accorpamento in atto, secondo le OO.SS., comporterebbe la perdita del posto di alcuni DSGA causandone il ritorno fuori regione.