
Domenico De Rosa, CEO di SMET e imprenditore salernitano, ha recentemente avuto l’opportunità di confrontarsi con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante la riunione del Consiglio Direttivo dell’ALIS. L’incontro è stato significativo poiché per la prima volta il Ministero si è interessato a un tema cruciale: le violazioni dell’Austria riguardanti le limitazioni al traffico merci tra Italia e Austria al valico del Brennero. Questo transito, dal sud al nord dell’Europa, ha un valore di 170 miliardi di euro, ma è costantemente a rischio.
De Rosa aveva precedentemente sollevato questa problematica, e finalmente si sono registrati dei progressi. Dopo la prima rendicontazione europea su questo tema, sembra che la Germania abbia appoggiato la richiesta dell’Italia. De Rosa sottolinea che l’Unione Europea è nata come Comunità Economica, e le azioni dell’Austria sono gravi poiché limitano il trasporto e la mobilità delle merci, andando contro gli obiettivi e i valori fondamentali del progetto europeo.
Il CEO di SMET elogia il governo per la gestione di questa lunga crisi alla frontiera, spesso trascurata rispetto ad altre questioni di rilievo. “Il ministro sta facendo un ottimo lavoro su questo fronte”, afferma De Rosa. “SMET e l’associazione di categoria ALIS, presieduta dal presidente Grimaldi, offrono il loro supporto. L’ALIS, che coinvolge numerosi attori della mobilità, fornisce una visione chiara e oggettiva della situazione logistica in Italia e delle sue criticità. Durante la discussione, si è anche parlato degli obiettivi di decarbonizzazione, principalmente legati all’elettrificazione, stabiliti dall’Unione”.
“Abbiamo discusso con il ministro della fattibilità dei target dell’Unione Europea”, continua De Rosa. “Ad esempio, tutta la mobilità in Italia (dal trasporto privato a quello merci) contribuisce solo per lo 0,2% alle emissioni globali. È inutile perseguire la decarbonizzazione solo a livello locale. Questa sfida deve coinvolgere tutto il mondo, non solo l’Europa. Paesi come Cina, India e Stati Uniti stanno seguendo direzioni diverse”.
De Rosa conclude affermando che sarà necessario aggiornare gli obiettivi per il 2030 e 2035 a partire dal 2026, poiché è evidente che non sono stati adeguatamente accolti dal mercato nonostante gli incentivi e gli sforzi politici.