
Celata nel cuore dell’Irpinia, nel territorio di Carife (AV), è situato un gioiello archeologico poco conosciuto ma di grande valore: la Necropoli dell’Addolorata.
Questa Necropoli, insieme a quella vicina, di Piano la Sala, ospita 35 tombe risalenti all’epoca sannitica. Queste tombe furono scoperte nel 1982 grazie agli scavi condotti dal Soprintendente Werner Johannovsky. Nel museo archeologico di Carife, inaugurato solo tre anni fa, sono esposti oltre 200 corredi funerari ritrovati durante gli scavi.
L’area funeraria rivela la presenza di un abitato sannitico (vicus) nelle vicinanze immediate. Le sepolture presenti mostrano una varietà di tipologie, tra cui le tombe “alla cappuccina”, con piano in deposizione e copertura in tegole, e le tombe a cassa e “a camera” realizzate in blocchi di travertino con copertura a doppio spiovente e letto funebre a deposizione unica. Il rituale funerario più comune è l’inumazione, con il defunto deposto in posizione supina e con braccia e gambe distese.
In quattro casi, è stato adottato il rito dell’incinerazione secondaria, un riferimento ai modelli greci e poi etrusco-campani di tradizione eroica, segno della cultura e dell’ideologia delle élite sannite qui insediate alla fine del IV secolo a.C.
Il museo archeologico di Carife custodisce oltre 450 reperti risalenti all’epoca sannitica (IV- III sec. A.C). Questi reperti costituiscono una testimonianza preziosa della vita e delle tradizioni di un popolo antico, contribuendo in modo significativo alla comprensione della storia dell’Irpinia e dell’Italia meridionale.
In conclusione, la Necropoli dell’Addolorata a Carife è un patrimonio archeologico di inestimabile valore. Questo luogo, dove il passato sannitico rivive attraverso i suoi reperti, offre ai visitatori un affascinante viaggio attraverso la storia.
(R.A.)