Nel fine settimana si è svolta ad Avellino un’iniziativa promossa dalla delegazione locale del Fondo Ambiente Italiano (FAI), dedicata alla valorizzazione ambientale e storico-culturale del Parco Santo Spirito e delle aree adiacenti.
Il percorso, partito dal chiostro del Convento di San Generoso – oggi sede del Comando della Polizia Municipale – ha incluso una visita guidata lungo il torrente Fenestrelle e ha toccato anche i terreni attorno alla chiesa di Monserrato, attualmente chiusa al pubblico.
L’obiettivo dell’evento è stato quello di richiamare l’attenzione sull’importanza della biodiversità e della tutela degli ecosistemi urbani. Gli esperti del FAI, durante il tragitto, hanno illustrato le caratteristiche dell’area: un parco urbano con vegetazione ripariale, popolato da specie vegetali autoctone e animali tipici degli ambienti fluviali. Alcuni momenti del percorso sono stati dedicati ai più giovani, con attività educative incentrate sul funzionamento degli ecosistemi e sull’importanza della conservazione.
Il Parco Santo Spirito, interessato negli ultimi anni da interventi di riqualificazione, è oggi uno spazio multifunzionale con percorsi pedonali, aree attrezzate e un centro didattico. La ristrutturazione ha incluso la messa in sicurezza delle alberature, il consolidamento delle sponde del torrente e la creazione di zone per l’osservazione faunistica. Tra le specie presenti sono stati segnalati aironi, piccoli anfibi, insetti impollinatori e, più recentemente, il ritorno di alcuni rapaci notturni.

Durante l’evento è stato citato un dato fornito da organizzazioni internazionali: circa un milione di specie nel mondo sono attualmente minacciate di estinzione, principalmente a causa delle attività umane e del degrado degli habitat. Il messaggio che ha accompagnato l’iniziativa è stato quello di promuovere una maggiore consapevolezza ambientale anche a livello locale.
In linea con le finalità educative dell’iniziativa, è stato dato risalto anche all’utilizzo del parco da parte delle scuole per attività didattiche sul campo. Il laboratorio ambientale presente nell’area, con spazi per esperienze pratiche e lezioni all’aperto, è destinato proprio a questo scopo. Le attività scolastiche si inseriscono nel più ampio panorama di iniziative locali per l’educazione ambientale, come i progetti “Puliamo il Mondo” e “Urban Nature”, promossi da Legambiente e WWF.
Il recupero delle strutture presenti nell’area verde – come l’ex lavatoio e la casa colonica – è stato orientato anche a scopi sociali e culturali, con spazi destinati all’accoglienza, alla ristorazione e alla promozione di prodotti locali. Questi interventi si inseriscono in una strategia di sviluppo del territorio che mira a integrare la valorizzazione del paesaggio con iniziative di rilancio economico e turistico.
Nonostante il tono divulgativo, l’appuntamento ha rappresentato un’occasione per ribadire la necessità di un approccio più sistematico alla tutela degli spazi naturali urbani. In questo contesto, il Parco Santo Spirito si propone come esempio di riuso funzionale e come spazio in cui ambiente, patrimonio e cittadinanza possono coesistere.

